25 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Già 56 incidenti tra Tir nel 2016

«Più controlli in A4 per ridurre gli incidente dei mezzi pesanti»

A chiederlo è il presidente di Confartigianato Trasporti Fvg Pierino Chiandussi. In una giornata feriale, in autostrada, passano fra i 25 mila e i 27 mila mezzi pesanti, il 61% dei quali è straniero

UDINE - «I ripetuti incidenti stradali sulla A4 possono essere ridotti soltanto incrementando i controlli e le verifiche sui mezzi pesanti stranieri che sono ormai la maggior parte sulla nostra rete viaria». Lo ha detto il presidente di Confartigianato Trasporti Fvg Pierino Chiandussi, dopo la lunga serie di incidenti, anche mortali, che hanno interessato questa arteria. «Siamo consapevoli che le forze dell’ordine stanno facendo il possibile, ma occorre fare di ancora di più potenziando, aumentando gli strumenti a loro disposizione».

È sotto gli occhi di tutti l’aumento del traffico sulla rete di Autovie Venete che ha superato i 22 milioni di veicoli nei primi sei mesi del 2016, una cifra che si avvicina ai livelli pre-crisi. Secondo i dati diffusi dalla società concessionaria, in una giornata feriale sull’asse principale della rete, la A4, passano fra i 25 mila e i 27 mila mezzi pesanti (circa un quarto del totale), di cui il 61% sono di nazionalità straniera, a conferma che l’infrastruttura resta l’asse privilegiato Ovest-Est per la mobilità delle merci. Sulla A4, nel tratto più critico, ovvero fra San Giorgio di Nogaro e San Donà di Piave, nel periodo gennaio-giugno 2016, sono stati registrati 105 incidenti, di cui 56 con mezzi pesanti coinvolti.
Causa principale dei sinistri (in 45 casi) il mancato rispetto delle distanze di sicurezza; 31 le persone ferite, 4 quelle decedute. La gravità degli incidenti ha richiesto la chiusura di un tratto autostradale in 11 occasioni.

Nello stesso periodo del 2015, gli incidenti sono stati 112 di cui 62 con mezzi pesanti coinvolti. Causa principale del sinistro l’urto laterale (in 45 casi), 51 le persone ferite e 1 decesso. Le chiusure autostradali sono state 3. Nel 2016, rispetto al 2015, le chiusure sono notevolmente aumentate (11 a fronte di 3) per la complessità della loro gestione, complessità legata all’incremento del traffico, e all’aumento dei casi di perdite di carico sulla carreggiata.
«É evidente – prosegue Chiandussi – che gran parte dei mezzi sono stranieri e le forze in campo non sono sufficienti a verificarne la regolarità. Non c’è altra strada – conclude – che potenziare i controlli e non solo per assicurare ai cittadini maggiore sicurezza sulle nostre strade ma anche per restituire all’autotrasporto un minimo di legalità ed alle nostre imprese quella tutela che oggi manca».