Presa Diretta apre la stagione con il caso di Giulio Regeni
Per raccontare il giallo della morte del giovane ricercatore friulano Regeni, rimasto ancora tale 7 mesi dopo, l'inviata Giulia Bosetti ha lavorato mesi ed è andata in mezzo mondo
FIUMICELLO - La morte di Giulio Regeni in uno scenario egiziano fortemente compromesso dai depistaggi, la 'vera' guerra all'Isis e chi la sta alimentando, il futuro in mano ai robot che faranno tutti i nostri mestieri non solo quelli meccanici, i tagli alla ricerca e l'odissea infinita dei rifugiati nello scacco dell'accordo Ue-Turchia sono le inchieste con cui riparte da lunedì Presa diretta, il programma di Riccardo Iacona in onda su Raitre (dalle 21.10 su Rai 3).
Un format, «sempre attuale di inchieste come si facevano una volta, approfondendo, cercando fonti autentiche, andando nei posti», dice in un'intervista all'Ansa il giornalista che dedicherà al Sisma un'ampia pagina della prima puntata, «soprattutto affrontando il tema della ricostruzione e della prevenzione avendo il post terremoto dell'Aquila come riferimento».
Per raccontare il giallo della morte del giovane ricercatore friulano Regeni, rimasto ancora tale 7 mesi dopo, l'inviata di Presa Diretta Giulia Bosetti ha lavorato mesi ed è andata in mezzo mondo.
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