28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Movimenti nel Carroccio

Presidenza della Lega: Budai (uomo di Violino) in pole position

In nodi della nomina tra vecchie ruggini, ritorni di fiamme e veti incrociati. Gli altri papabili sono Mazzolini e Bordin. Intanto Fontanini ha necessità di sfoltire la giunta: a rischio Barberio

UDINE - La Lega Nord accelera sulla nomina del nuovo presidente del partito, orfana di questa carica dopo la prematura scomparsa del compianto Fulvio Follegot. Come si ricorderà, la riunione del direttivo regionale del 4 luglio partorì un imbarazzante fumata nera per i veti incrociati e faide interne che il Carroccio non riesce a dirimere. Ora però siamo al rush finale. Il direttivo doveva essere convocato già venerdì, ma il mancato accordo ha fatto slittare, ancora una volta, l’incontro.
Ormai le candidature sono circoscritte a tre nomi: Alberto Budai, assessore a Gonars, Stefano Mazzolini, responsabile per i problemi sull’immigrazione e Mauro Bordin, capogruppo del Carroccio in Provincia. Sulla carta, la candidatura più debole pare quella di Bordin, che il partito vedrebbe bene come sostituto alla guida provinciale al posto di Daniele Moschioni. Ma torniamo al toto-presidente.

Dietro alla nomina l'ombra di Violino
La nomina del nuovo presidente ricadrà completamente sulla decisione udinese. Le altre province hanno infatti fatto sapere che si atterranno alla decisione del Carroccio del capoluogo friulano. La nomina ricadrà dunque su quattro elettori: Gorgio Siciliani, Stefano Mazzolini, Marco Bernardis e Daniele Moschioni. Si ipotizza che Bernardis e Moschioni (vicini all’ex assessore e ormai ex tesserato Claudio Violino) sarebbero pronti a votare Budai. Ma due voti su quattro non bastano a garantire l’elezione. Su Mazzolini pare pesare il pesante veto della consigliera regionale Barbara Zilli. Se la situazione arrivasse allo stallo, interverrebbe il segretario regionale, Massimiliano Fedriga. Che i bene informati dicono in fase di disgelo con Violino e dunque propenso a schierarsi a favore di Budai.
Un altro ‘indizio’ della riemersione di Volino che potrebbe piacere ai dietrologi è l’ipotesi che l’ex segretario regionale Matteo Piasente possa essere dirottato dalla Regione nel ‘coordinamento e gestione di recupero e valorizzazione del compendio castellano di Colloredo di Monte Albano’, che è sotto la direzione di Magda Uliana, originaria di Mereto di Tomba e moglie di Sergio Cecotti.

Fontanini e il nodo assessori
Ma i mali di pancia di un Carroccio in cerca di un futuro e di una linea politica compatibile con le aspettative di un  centrodestra a trazione moderata non finiscono qui. Il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, è alle prese con un bel rompicapo: il taglio degli assessori. Un'altra, pessima gatta da pelare. Nel mirino della ‘sforbiciata’ ci sono due azzurri e un leghista. Forza Italia potrebbe essere costretta a ‘immolare’  Marco Quai e Francesca Musto, mentre il ‘papabile’ della Lega sarebbe uno tra Asia Battaglia e Leonardo Barberio. Dov’è il problema? Che Fontanini parrebbe intenzionato a fare a meno di Barberio. Nel caso, la polveriera leghista della collinare potrebbe nuovamente esplodere.