28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Una bella storia

‘Onda della cultura’: la Onlus per promuovere Lignano e Laguna

Il progetto della studentessa Martina Losito, tirocinante di Confcommercio Udine

LIGNANO - «Sono una studentessa del ‘Master in Valorizzazione turistica dei beni ambientali e culturali’ alla quale, durante un tirocinio in Confcommercio, è stato proposto il progetto di creare una Onlus per la promozione turistica. Ho accettato con entusiasmo». Lo racconta così, Martina Losito, studentessa, appunto, di questo Master che è l’antefatto di ‘Onda della cultura’, organizzazione no profit per la valorizzazione di Lignano, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Latisana e Marano, «zona che racchiude una moltitudine di luoghi di importanza storica e di opere d’arte, e comprende anche due riserve naturali inserite nella splendida cornice della laguna».

Il fascino del territorio
Si parte proprio dalle bellezze del territorio, proprio come aveva suggerito il mandamento di Confcommercio Lignano all’interno del quale è nata l’idea. Losito ricorda il fiume Stella, «unico cantiere archeologico fluviale in Italia che conta ben due tonnellate di reperti archeologici, in particolare di età romana» e pure «i resti della Annia, la via romana che collegava Padova ad Aquileia e che passa anche per Latisana». E ancora, fa cenno la studentessa, «in questi anni si è provveduto al rimboschimento e alla valorizzazione del Bosco Brussa in comune di Palazzolo per riportare il territorio al suo aspetto originario». Inoltre, «dal punto di vista enogastronomico la zona è ricca di aziende agricole di prodotti tipici quali l’olio di Palazzolo».

Bandiera Blu da 27 anni
Passando poi a Latisana, a spiegare la scelta di quest’area del Friuli, ci sono i gioielli della storia dell’arte della chiesa di Sant’Antonio di Padova e del Duomo, le piste ciclabili, il porto di Aprilia Marittima che, con quelli minori di Lignano, contribuisce a più di 6mila posti barca, il vino Doc ‘Friuli Latisana’ tra gli altri in campo agroalimentare. Di Marano come non ricordare calli e piazzette, la Torre Millenaria, il museo archeologico, le riserve naturali, l’offerta di pesce. Per chiudere con Lignano, cittadina di origini recenti di cui si innamorò Hemingway, definendola la ‘Florida d’Italia’, e che ha visto all’opera molti architetti del Novecento, a cominciare da Marcello D’Olivo che progettò tra l’altro la spirale di Pineta. Premiata con la Bandiera Blu da 27 anni, Lignano fa anche parte, come Marano e le riserve naturali, dell’itinerario Slow Tourism ‘Terre d’acqua’.

Cosa fa la Onlus
«Sono solo alcune delle peculiarità di questa zona, poco conosciuta o, nel caso di Lignano, conosciuta soprattutto per il turismo balneare – spiega Losito –. Questa Onlus dà la possibilità di riscoprire luoghi dimenticati, ma importanti dal punto di vista culturale e ambientale, e quindi di valorizzarli nel giusto modo». Alessandro Tollon, vicepresidente di Confcommercio Udine, aggiunge: «Città e comprensorio di Lignano, con il polo nautico, da diporto, la spiaggia e i parchi tematici rappresentano la più importante meta turistica balneare del Friuli Venezia Giulia sia a livello di presenze sia a livello di ritorno economico. La Regione, quindi, dovrebbe prestare più attenzione in termini di promozione e soprattutto dovrebbe passare da un approccio incentrato sul singolo prodotto a uno più specifico in modo da promuovere le singole località». L’intenzione è di puntare ad associare nella Onlus le attività commerciali e i ristoratori di Lignano. Entro primavera sarà fatta la domanda per accedere alla distribuzione del 5 per 1000.