24 aprile 2024
Aggiornato 12:30
La testimonianza

La denuncia di un'insegnante friulana: «Siamo nel caos»

In provincia di Udine dovrebbero passare di ruolo 133 insegnanti, ma per ora sono state ammesse solo 20 persone. E tra ricordi e burocrazia, intere classi vanno avanti con un supplente

UDINE – E’ caos per il settore scuola in provincia di Udine. A segnalare il momento difficile è una docente, Alice Di Maio, che è ancora in attesa di una chiamata per l’immissione in ruolo. Un’attesa prolungata nonostante le rassicurazioni delle istituzioni.
«Sono iscritta nelle graduatorie ad esaurimento (posto comune primaria) per la provincia di Udine – spiega Di Maio –. Con nota ministeriale n. 25272 del 7 settembre 2016, si indicava come termine ultimo per le immissioni in ruolo la data del 15 settembre su tutto il territorio nazionale. Nella provincia di Udine sono state pubblicate il 14 settembre 2016 le graduatorie ad esaurimento definitive ‘posto comune primaria’, a cui è seguito, il 19 settembre, un elenco di 20 docenti immessi in ruolo. Come si può pubblicare un elenco di assunti se da nessuna parte risulta una pubblicazione ufficiale di convocazione? Passano i giorni e a oggi nessuno sa quando saranno nominati i restanti docenti. Per il territorio di Udine, infatti, il contingente delle immissioni in ruolo è di 133 posti».

Alice, come tanti suoi colleghi, ha chiesto spiegazioni, vagando per gli uffici scolastici, ma l’unica spiegazione che ha ricevuto fa riferimento ai tanti ricorsi arrivati, che di fatto hanno costretto a modificare la graduatoria del 14 settembre. «Ma come? Hanno scherzato? E tutti i primi 133 docenti sanno che in questi giorni la graduatoria viene costantemente rimaneggiata e stravolta? – si chiede Di Maio –. Sanno questi ignari docenti che che il ruolo non è più loro? Credo proprio di no». E così i giorni passano e chi avrebbe diritto di passare di ruolo viene penalizzato. «Chi deve fermare questa situazione spero lo faccia al più presto perché cosi come stanno le cose anche chi sarà escluso dalla nuova graduatoria subirà un’ingiustizia», aggiunge Alice Di Maio.

Di Maio non ce l’ha con chi in questi giorni è sommerso di lavoro, e cioè gli amministrativi, ma con chi sta sopra, a livello di Ufficio scolastico regionale e di Ministero. «A livello didattico ci sono intere classi che hanno iniziato l’anno con dei supplenti. Questo vuol dire  - conclude – che non ci sarà continuità didattica per gli alunni con un palese disservizio».
I docenti hanno quindi deciso di non starsene con le mani in mano, ma hanno già dato vita a un gruppo Facebook, ‘Udine Ruolo 133’, chiedendo l’aiuto e il supporto di chiunque abbia informazioni utili.