26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Politica regionale

Le quattro 'correnti' del centrodestra in Fvg

C'è la 'vecchia guardia', l'emergente, il disinteressato e il passato. Quale prevarrà in vista della corsa alle lezioni regionali del 2018?

UDINE – Qual è il vero centrodestra? In questa fase interlocutoria (e non potrebbe essere altrimenti visto l’approssimarsi del referendum del 4 dicembre, che potrebbe stravolgere gli equilibri della politica nazionale) sembrano esserci quattro 'correnti' nel centrodestra in Friuli Venezia Giulia. E ognuna di questa pare intenzionata a proporre un proprio candidato per le elezioni regionali del 2018. Come al solito, quindi, non sarà semplice sbrogliare una matassa che si presenta molto aggrovigliata. Il tempo per trovare un'unità non manca, ma qualcuno dovrà essere disposto a fare un passo indietro. E questo sarà il nodo più complicato da sciogliere. 

La ‘vecchia guardia’
La prima è quella della ‘vecchia guardia’, cioè di coloro che hanno gestito Forza Italia negli ultimi anni. Ci sono Sandra Savino, Massimo Blasoni e soprattutto Riccardo Riccardi. Quest’ultimo vorrebbe essere il candidato del centrodestra alle prossime regionali, ma la sua auto-candidatura non entusiasma. Anzi, il capogruppo di Fi in Consiglio regionale cerca un’investitura che in questo momento, al di là di Maurizio Gasparri, giunto a Codroipo per sostenere il sindaco uscente Fabio Marchetti, nessuno vuole dare. In questa ‘corrente’ ci sono anche i sindaci ‘liberi’, Piero Mauro Zanin, Renato Carlantoni e Pierluigi Molinaro.

L’emergente ma con le 'volpi' alle spalle
La seconda è quella dell’emergente. Ormai la discesa in campo di Sergio Bini non è più un segreto. L’imprenditore friulano ci crede e nonostante non voglia andare in contrasto con le altre ‘anime’ del centrodestra, punta dritto alla candidatura verso il 2018. Con lui, come dimostra la serata organizzata di recente a Rivignano per dire ‘no’ al referendum, stanno vecchie 'volpi' della politica regionale come Ferruccio Saro ed Enrico Bertossi (quest’ultimo sempre più deciso alla corsa per palazzo D’Aronco). In questo gruppo rientra anche il sindaco di Rivignano Mario Anzil e, in un certo moto, anche il leader della Lega Nord in Fvg, Massimiliano Fedriga.

Il disinteressato
Non è un caso se la terza ‘corrente’ del centrodestra, quella formata dagli esponenti del Carroccio, appaia quella più disinteressata alla corsa per il 2018. Nonostante il leader maximo Matteo Salvini abbia parlato di Fedriga come prossimo candidati alle regionali, è noto che a quest’ultimo interessa di più la partita romana che quella in Fvg. E’ pronto quindi ad appoggiare un’eventuale candidatura di Sergio Bini piazzando qualcuno dei suoi uomini nella futura giunta.

Il passato
La quarta e ultima ‘anima’ del centrodestra è il passato. A farsene portavoce è Renzo Tondo, già presidente della Regione e sconfitto nella corsa contro Serracchiani. Nonostante i proclami di voler lasciare spazio ai giovani, Tondo ha voglia di giocare una partita importante verso il 2018, a Trieste come a Udine. Non è ancora chiaro in che modo potrà farlo, ma di certo non se ne starà a guardare alla finestra dalla sua Carnia.