29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Verso il 4 dicembre

Nasce il fronte del 'no' al referendum con a capo i sindaci

Patto tra Gorizia, Trieste e Pordenone a difesa dell'autonomia regionale. Ma Grim (Pd) critica l'iniziativa e assicura che la specialità, se vincerà il 'si', sarà rafforzata

PALMANOVA - Poste le basi per la costituzione del Comitato dei sindaci del Fvg per il ‘no’ al referendum del prossimo 4 dicembre. Mercoledì mattina a Palmanova si sono ilncontrati i sindaci dei tre capoluoghi della Regione Fvg: Trieste Roberto Dipiazza, Gorizia Ettore Romoli e in rappresentanza di Pordenone l'assessore al commercio Emanuele Loperfido.
«Entro questa settimana  - affermano - contatteremo tutti i sindaci interessati a questo progetto per incontrarci già la prossima settimana e stabilire la linea d'azione. Crediamo che i sindaci possano direttamente rappresentare i cittadini e le ragioni strutturate a sostegno del ‘no’ al referendum che, oltre a non ridurre alcun costo e snellire i processi legislativi, rappresenta una chiara violenza della nostra carta costituzionale».

Le ragioni dei sindaci
«Abbiamo intenzione - continuano - di organizzare a ridosso del 4 dicembre un evento regionale per spiegare le ragioni del ‘no’. La volontà di riformare la carta costituzionale è figlia di un processo decisionale di pochi, lontano da quel principio della massima condivisione richiesto. Questa potenziale riforma, indiscutibilmente neocentralista, penalizzerà la nostra Regione mortificando un'autonomia che, invece, dovrebbe essere presa ad esempio da tutti». «Pensare che una Camera veda i suoi componenti pescati con artifici indiretti e peraltro ancora tutti da stabilire, ci sembra deprimente per le Istituzioni e offensivo per il corpo elettorale. Siamo sindaci perché ci hanno scelto i cittadini ed è a loro che dobbiamo rispondere. Di ciò ne siamo orgogliosi, abbiamo sempre voluto e difeso l'elezione diretta e ora ci facciamo umiliare così? Siamo convinti - concludono - che i sindaci per coerenza dovrebbero votare ‘no’ e su queste convinzioni formeremo il comitato»

Le critiche del Pd
«I sindaci pensino al bene dei loro concittadini piuttosto che a coalizzarsi in battaglie anti Renzi». Lo afferma la segretaria regionale del Pd Antonella Grim, commentando l’iniziativa di alcuni primi cittadini del centrodestra in Fvg. Secondo Grim «un amministratore pubblico responsabile è colui che si chiede se una riforma, com’è nel caso di quella costituzionale, renderà le nostre Istituzioni e la nostra macchina amministrativa più efficiente, più veloce, più competitiva, a beneficio dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese. Cosa che il centrodestra in regione sembra aver dimenticato, animato dalla volontà di far parte di quel calderone politico che è il fronte del no contro il premier e il Governo». «La riforma costituzionale offre strumenti nuovi per migliorare il funzionamento delle nostre Istituzioni – chiude Grim –. Altro che indebolimento della Specialità: la nostra autonomia verrà rafforzata».