24 aprile 2024
Aggiornato 11:30
A Udine

Fvg, regione capace di attrarre nuovi investimenti

È il messaggio che la presidente della Regione Debora Serracchiani e il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello hanno lanciato partecipando al convegno di studi organizzato dall'Associazione nazionale tributaristi italiani

UDINE - In un mondo che cambia molto velocemente e che lancia numerose sfide, anche le professioni e le pubbliche amministrazioni devono affrontare queste profonde mutazioni, interpretandole in anticipo, prima che esse avvengano. Il Friuli Venezia Giulia sta giocando la sua partita, dimostrandosi - ad esempio - una regione che in un quadro complesso è comunque capace di attratte nuovi investitori.
È stato questo il messaggio che la presidente della Regione Debora Serracchiani e il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello hanno lanciato partecipando al convegno di studi organizzato dall'Associazione nazionale tributaristi italiani dal titolo 'Iva fra detraibilità e detrazione, aspetti amministrativi e penali', svoltosi nel salone del Parlamento al Castello di Udine.

Per la presidente le mutazioni si possono fronteggiare anche prendendo spunto dalle buone pratiche maturate da altri Paesi. In questo senso, ad esempio, Serracchiani ha evidenziato l'esperienza della Regione che, nell'ambito della legge Rilancimpresa, ha creato l'agenzia InvestimentiFvg, sulla falsariga di ciò che già esiste in Carinzia. A questa struttura si può rivolgere l'investitore per capire se l'insediamento che vuole realizzare in Friuli Venezia Giulia possa essere compiuto o meno e a quali linee di finanziamento pubblico possa accedere per avviarlo.
«Oltre a una semplificazione - ha detto la presidente - questo modo di agire abbatte la burocrazia e fa compiere all'amministrazione pubblica una assunzione di responsabilità. Questa esperienza ha reso la nostra Regione più attrattiva di molte altre, come dimostrano le maggiori entrate che abbiamo registrato e che evidenzieremo nel bilancio di dicembre».

Dal canto suo Bolzonello ha ribadito la necessità che il mondo professionale trovi una centralità culturale per interpretare al meglio ciò che chiede sia la società sia la comunità professionale. Il vicepresidente ha ricordato come vi sia bisogno di un'interlocuzione forte con il mondo dei professionisti «perché giochiamo una partita di riforme che è attuale e che si disputa contemporaneamente su più tavoli».
L'assessore regionale ha poi evidenziato il fatto che il cambiamento ha avuto inizio con l'avvio della crisi internazionale «anche se i prossimi anni saranno quelli più incisivi. In quella circostanza la visione delle categorie e
degli ordini saranno quelli che determineranno il futuro non solo della professione ma anche della società»
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