19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Prende avvio Docuscuele

ARLeF e SFF insieme per un Centro di documentazione didattica per la lingua friulana

Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane e Società Filologica Friulana insieme per un progetto strategico di politica linguistica ed educazione plurilingue. Finanziamenti all’Università di Udine per la formazione degli insegnanti in lingua friulana

UDINE - Costituire e implementare il Centro di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la scuola friulana: Docuscuele. È l’obiettivo principale del Protocollo d’intesa sottoscritto a Udine da Lorenzo Fabbro, presidente dell’ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane) e Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana. Esiste già un primo nucleo del Centro, aperto presso la sede di Udine della Società Filologica Friulana, con una disponibilità attuale di quasi un migliaio di pubblicazioni ma, a questo primo lavoro di raccolta e sistematizzazione, è necessario dare nuovi impulsi e sostegni economici (forniti dall’Arlef), per offrire anche continuità alla formazione culturale, professionale e linguistica degli insegnanti di lingua friulana, avviata e sviluppata, da vari enti, negli anni scorsi. Inoltre, è indispensabile che, in risposta alle loro esigenze professionali, questi docenti possano disporre di adeguate risorse culturali e materiali per integrare e sviluppare la preparazione iniziale con lo studio e l’impegno individuale.

Docuscuele
«Docuscuele è un altro progetto strategico di politica linguistica e di educazione plurilingue volto a mettere in rete progetti e competenze e a creare occasioni di confronto, di arricchimento e di ideazione – ha detto Fabbro -. A tal proposito, l’Agenzia svolgerà compiti di indirizzo e coordinamento del progetto anche mediante il supporto del proprio Comitato tecnico scientifico e metterà a disposizione del Centro le risorse economiche necessarie al suo funzionamento e allo sviluppo dei vari programmi incentrati soprattutto su didattica innovativa e formazione».

«È per noi motivo di grande soddisfazione veder riconosciuta, grazie alla Regione e all'Arlef, la funzione strategica del Centro sulla scuola friulana – ha aggiunto Vicario -, un punto di riferimento per gli insegnanti impegnati nell'introduzione della marilenghe nei programmi formativi degli istituti del nostro territorio. Il friulano è una ricchezza, per i nostri bambini e i nostri ragazzi, è un valore fondamentale per tutta la comunità, è una sfida che si può vincere con la qualità e la continuità delle azioni che riusciremo a mettere in campo: la collaborazione tra le istituzioni è un ottimo segnale, un segnale che ci rende più forti e ci consente di guardare con fiducia al domani».

Fondi all'Università
«Dare avvio e continuità al Centro è importante poiché esso contribuirà a fornire una buona qualità dell’insegnamento in un ambiente di plurilinguismo – ha sottolineato l’assessore regionale al Lavoro, formazione e istruzione, Loredana Panariti –. Proprio per questo, abbiamo destinato 40mila euro, per tre anni, all’Università di Udine con la finalità di potenziare la formazione in lingua friulana degli insegnanti».

Per il coordinamento delle attività e la realizzazione degli obiettivi previsti dal Protocollo, sarà costituito un apposito Comitato tecnico, del quale faranno parte un rappresentante di ognuno dei soggetti aderenti, nonché tre esperti di discipline inerenti le attività del Centro nominati dall’Arlef. A presiederlo sarà chiamato Walter Tomada che ha fatto un appello agli insegnanti affinché si mettano in rete facendo conoscere e condividendo i progetti ai quali stanno lavorando nelle loro rispettive scuole.