18 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Nato dal desiderio di Giada

Presentato il calendario delle ‘Guerriere Sorridenti’

Tutti i ricavati della vendita del calendario saranno devoluti all’area giovani del Cro di Aviano, «la seconda casa di Giada per sei anni»

UDINE«Sorridere sempre, mollare mai». Era questo il motto di Giada la ventenne che ha raccontato su Facebook la sua malattia, un cancro che dopo anni di lotte se l’è portata via ad appena 20 anni. Lei era così. Era una ‘Guerriera Sorridente’. E proprio prendendo spunto da questo suo essere, da questa sua forza, dalla voglia di vivere che la permeava, la scelta di chiamare la onlus a lei dedicata 'Giada Cecilia Scorza La Guerriera Sorridente'.

Il calendario delle ‘Guerriere Sorridenti’
La prima iniziativa a prendere forma non è altro che «la realizzazione di uno dei desideri di Giada, uno dei molti progetti che aveva in mente», come ha spiegato Claudia Gobet, presidente dell’associazione nonché cugina di Giada. Si tratta di un calendario, un calendario molto speciale: come voleva Giada, infatti, oltre alla sua storia, è stata narrata anche la lotta di altre ‘guerriere’ attraverso immagini di bellezza, forza e determinazione. «Foto che esprimono un amore per la vita straordinario», come sottolineato dall’assessore provinciale Francesca Musto, in occasione della presentazione del calendario e della mostra delle immagini che lo compongono, visitabile nell’atrio di palazzo Belgrado, dal 20 al 22 dicembre.

Beneficenza
Tutti i ricavati della vendita del calendario (disponibile su www.laguerrierasorridente.org, dove è possibile trovare anche informazioni sul punto vendita più vicino) saranno devoluti all’area giovani del Cro di Aviano, «la seconda casa di Giada per sei anni». I fondi consentiranno di aiutare chi è affetto da patologie oncologiche giovanili ed infantili offrendo loro e alle famiglie un sostegno concreto. Con la voce pregna di una (più che comprensibile) emozione Claudia Gobet ha anche ricordato come «Giada non si è mai vergognata delle sue cicatrici, si è mostrata al mondo per quello che era, sempre disponibile per tutti, sempre sorridente. Il messaggio che ha voluto dare con le immagini del calendario è di speranza, di forza, affinché tutti ricordino che la vita è un dono bellissimo».

Le modelle
Ecco dunque che trascinate dalla forza entusiasta di questa ventenne ‘Le Guerriere Sorridenti’ come lei, ognuna con il proprio vissuto, si sono messe in gioco davanti all’obiettivo di Cesare Bellafronte, Matteo Guariso (foto di Giada) e Leopoldo Camerotto (copertina), lasciando che il timore di mostrarsi svanisse per far posto alla vita. «È stata un’esperienza unica – ha raccontato Federica, che si è fatta portavoce delle sue compagne -. Ci siamo divertite facendo le modelle. Abbiamo voluto mostrare la nostra bellezza e la nostra gioia». A loro disposizione (stylist Lucia Venturini) gli abiti de ‘La Fabrique’ e i gioielli di Oberon & Titania Jewels di Irene Zenarolla. Monili speciali che non solo sono stati accuratamente studiati e personalizzati per ciascuna delle ragazze, ma che saranno messi all’asta la prossima primavera (presumibilmente, perché la data è ancora da definirsi). Anche in questo caso i ricavati saranno devoluto al Cro di Aviano. A chiudere il cerchio poi, niente di meno che ‘la matita’ di Giorgio Celiberti, artefice del logo dell’associazione, un inconfondibile cuore.

Un ricordo, un ritratto
Un progetto (il primo di molti) che pare essere ben riuscito a dare voce al sentire di Giada benché, come ha raccontato Guariso: «Ero preoccupato. Non per l’aspetto tecnico, ma di riuscire a restituirle ciò che per lei queste immagini rappresentavano». La gioia dei sorrisi impressi indelebilmente in quegli scatti pare rispondere da sé. Come emerge con forza «la sua capacità essere ‘semplicemente’ sé stessa, senza nascondersi o ostentare». Un traguardo a cui tutti dovremmo aspirare e una vetta che lei, nonostante la giovane età, aveva già raggiunto grazie «alla volontà di autodeterminazione necessaria per superare gli ostacoli che la vita le ha posta lungo il cammino».