23 aprile 2024
Aggiornato 15:30
La magjie dal furlan

Arlef, l'insegnamento del friulano a scuola è un'opportunità

Importante campagna di informazione e sensibilizzazione dell'Agenzia per supportare la scelta consapevole del plurilinguismo in età scolare

UDINE – E' stata presentata dall' Arlef nel palazzo della Regione la campagna di informazione, sensibilizzazione e promozione al plurilinguismo. Presenti il presidente dell’Agenzia regionale per la lingua friulana, Lorenzo Fabbro, l’ispettrice dell’Ufficio Scolastico Regionale FVG, Paola Floreancig, e in collegamento video l’assessore al lavoro, formazione e istruzione, Loredana Panariti. La campagna, sostenuta dalla Regione Fvg e condivisa con l’Ufficio Scolastico Regionale, si rivolge ad un target preciso, ricorda il presidente Fabbro, i cui destinatari sono gli alunni, le loro famiglie, gli Istituti Comprensivi  e le Scuole paritarie del territorio friulanofono.

60.000 depliant
Per l’occasione sono state realizzate circa 60.000 brochure informative, la gran parte verrà distribuita ai genitori con i figli in età prescolare e scolare che devono operare la scelta della lingua da insegnargli e di cui avvalersi nel percorso scolastico, la restante verrà messa a disposizione dei punti informazione che l’Arlef allestirà nel corso delle manifestazioni nel 2017. 
Il depliant in concreto è una guida che evidenzia i vantaggi cognitivi, relazionali e multiculturali offerti dal pluringuismo; vengono elencati  i ‘10 buoni motivi per crescere il tuo bambino con più di una lingua, anche quella friulana’ con lo scopo di mettere le famiglie nella condizione di compiere una scelta ragionata e consapevole e porre l’attenzione sull’opportunità di ricchezza, confronto e scoperta che ne deriva.

Spot video 'Pavee'
Lo spot utilizzato per promuovere l’iniziativa ‘Pavee. La magjie dal furlan - Imparare il friulano a scuola, una preziosa opportunità’ è online dallo scorso novembre e sarà attivo fino a gennaio 2017. Si tratta di un video di 30 secondi che ha già ottenuto un ottimo riscontro sui social network, nelle sale cinematografiche e nelle tv locali. Dati alla mano: sono circa 80.000 le persone raggiunte, 40.000 visualizzazioni, oltre 1.000 mi piace e centinaia i commenti e le condivisioni.

Percentuali in aumento
Ad oggi le famiglie che scelgono l’insegnamento della lingua friulana come materia curricolare sono la maggioranza, afferma Paola Floreancig, ispettrice dell’Ufficio scolastico regionale, e secondo un riscontro con le indagini sociolinguistiche nell’ultimo biennio nella provincia di Udine sono circa l’80%, nel goriziano 50% e nel pordenonese il 40%. Sempre meno presenti i pregiudizi da parte delle famiglie, che però pongono l’accento su un legittimo interrogativo «che cosa aggiunge l’insegnamento del friulano a scuola e che cosa toglie la mancata partecipazione a questo genere di lezioni?», una domanda a cui gli istituti scolastici nelle figure dei dirigenti e delle segreterie devono prontamente rispondere in maniera efficace. «La lingua friulana è una ricchezza, sarebbe un peccato non sfruttarla. Miriamo a formare una cittadinanza attiva, che attraverso la conoscenza possa esprimere la propria opinione», questa la conclusione della rappresentante dell’Ufficio scolastico.

Le parole di Panariti
Infine a chiusura dell’incontro c’è stato l’intervento dell’assessora al lavoro e all’istruzione Loredana Panariti che si è detta soddisfatta delle azioni messe a sistema nell’ultimo periodo, «Gli attori coinvolti in questo progetto stanno dando vita a un percorso importante e questo deve essere comunicato. Per accompagnare i giovani, cittadini e cittadine in un percorso di apertura e consapevolezza è necessario che la lingua venga utilizzata anche all’interno di altri contesti, ad esempio in famiglia e a scuola, e non solo sul territorio. La direzione intrapresa è quella giusta».