1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Sesto San Giovanni, Milano

Il poliziotto ferito dall'attentatore di Berlino è friulano

La pattuglia era composta dall’agente scelto, Christian Movio, 36 anni, della provincia di Udine, del commissariato di Sesto San Giovanni e da Luca Scatà, di 29 anni, agente da dieci mesi e in prova da tre mesi nello stesso commissariato, originario di Canicattì, in provincia di Catania

UDINE - L'attentatore di Berlino, Anis Amri, è stato ucciso a Sesto San Giovanni, Milano, nella notte tra il 22 e il 23 dicembre: ha urlato "Allah Akbar" sparando agli agenti che lo hanno fermato per domandargli i documenti. Dalle prime notizie era appena arrivato in treno dalla Francia. La pattuglia era composta dall’agente scelto (prima la scuola aeronautica, quindi l'esercito, dopo il servizio per il Ministro dell'Interno, entra nella volante della città lombarda), Christian Movio, 36 anni, originario della provincia di Udine (Salt di Povoletto), del commissariato di Sesto San Giovanni (dove presta servizio da circa 10 anni) e da Luca Scatà, di 29 anni, agente, invece, da dieci mesi e in prova da tre nello stesso commissariato, originario di Canicattì, in provincia di Catania. Christian è rimasto ferito a seguito del conflitto a fuoco. E' stato ricoverato nell’ospedale di Monza, per lui un proiettile nella spalla. Dovrà essere operato, ma le sue condizioni, dalle prime notizie, sono buone. Illeso il collega Scatà. 

La dinamica
Il questore di Milano, Antonio De Iesu, durante la conferenza stampa ha spiegato la dinamica dei fatti sottolineando come, quanto accaduto nel milanese, «è frutto della straordinaria attività di controllo del territorio». Nel raccontare la dinamica dei fatti De Iesu ha precisato come Anis Amri, di fatto «era come un fantasma, non lasciava traccia». L'attentatore di Berlino, infatti, non aveva con sè praticamente nulla: niente documenti, pochissimi effetti personali, un piccolo coltellino, non aveva denaro. Quando è stato fermato, sempre secondo quanto spiegato dal questore, è apparso tranquillo. Gli sono stati chiesti i documenti, di cui però, come anticipato, era sprovvisto. Ecco allora che i due agenti gli hanno chiesto di svuotare lo zaino sul cofano della Pantera. A quel punto il terrorista si è agitato, ha estratto l'arma e fatto fuoco contro gli agenti, ferendo Movio alla spalla.