29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
Il più alto d’Italia: misurato e identificato in Toscana

SuperAlberi: il team friulano a ‘caccia’ dell’albero più alto

La spedizione del team ha scalato 25 piante in 20 giorni. Per la prima volta un censimento reale delle piante più alte del paese

UDINE - Identificato l’albero più grande d’Italia: è alto 62,45 metri per una circonferenza del tronco di 3,31 metri e si trova in Toscana nella riserva naturale di Vallombrosa, località del comune di Reggello (FI). È stato scalato e misurato da SuperAlberi, il team di esperti arboricoltori, agronomi e tree-climbers friulani che da quasi 30 anni lavorano in Italia, in Europa e nel mondo per studiare, tutelare e curare gli alberi monumentali in modo totalmente eco-sostenibile. Si tratta di un abete dell’Oregon o abete di Douglas (per gli addetti ai lavori Pseudotsuga menziesii): è una conifera sempreverde originaria del Canada e del nord America ormai ampiamente diffusa anche in Europa e in Italia.

Misurazione diretta
Il metodo più qualificato, riconosciuto scientificamente a livello mondiale per determinare l’altezza dei grandi alberi, è la misurazione diretta sul campo, scalando la pianta, il direct tape drop. Tale metodo fa parte del dna di SuperAlberi che, con interventi in Italia, in Europa e nel resto del mondo, è l’unica azienda italiana a misurare gli alberi con questo sistema e a coniugare i sistemi di potatura sostenibili con interventi in tree climbing  mettendo l’uomo al completo servizio della natura.

Un’impresa unica
La ricerca di SuperAlberi per trovare l’albero più alto d’Italia è stata un’impresa unica nella storia del nostro patrimonio naturale, una vera e propria spedizione di 8 persone durata 20 giorni per 25 alberi e raccontata in nell’e-book «L’albero più alto d’Italia» e in docu-film. «L’importanza degli alberi storici e monumentali non rappresenta solo un valore naturalistico, ma anche culturale e sociale – commenta Alessandro Bottacci, dirigente dell’ufficio centrale per la biodiversità del Corpo Forestale dello Stato che ha supervisionato il progetto di SuperAlberi. Queste piante vivono per un tempo lunghissimo e di gran lunga superiore alla vita media di un uomo: ecco perché è nostro dovere tutelarle, perché rappresentano un patrimonio intergenerazionale destinato a perdurare nel futuro».