19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
La petizione

Cittadini esasperati scrivono a Cracovia e Honsell chiedendo aiuto

Si tratta dei residenti delle vie Ungheria, Manzini e Bertaldia, oltre che di piazza D'Annunzio e di viale XXIII Marzo: hanno paura e si lamentano per il degrado in cui è caduta questa parte di città

UDINE – Cittadini stanchi, esasperati, stufi per quello che sta accadendo nel loro quartiere. Un gruppo di residenti di viale Ungheria, piazza D’Annunzio, via Bertaldia, viale XXIII Marzo, via Manzini e parco Martiri delle Foibe ha preso carta e penna e si è rivolta al questore Cladio Cracovia e al sindaco Furio Honsell chiedendo aiuto (è stato il blog leonarduzzi.eu ad anticipare la cosa). «In tale contesto urbano, da oltre un anno – affermano i cittadini – si è assistito a un aggravamento della situazione di vivibilità. Tutto è cominciato con la massiccia presenza di forze dell’ordine nella zona della stazione dei treni e delle autocorriere. Questa presenza ha fatto spostare l’area di soggiorno e di operazioni illegali di persone di malaffare nel nostro quartiere».

Per i residenti, i tanti gruppi che al calar del sole si formano sotto i portici di viale Ungheria ma non solo, avrebbero a che fare con «lo smercio di sostanze stupefacenti». Senza contare la presenza di migranti, che stazionano su panchine e gradini per tutta la giornata, con l’abitudine di «utilizzare i giardini, gli angoli degli edifici, i sottoportici come luoghi per espletare i bisogni fisiologici». I cittadini assicurano di avere paura a girare per il loro quartiere dopo le 17: illuminazione pubblica non sufficiente sommata a «gruppi di persone alterate dall’alcol che insultato e denigrano» stanno facendo crescere tra la gente il senso di abbandono e la preoccupazione.

«Siamo di fronte – scrivono ancora i residenti nella petizione consegnata a Cracovia e Honsell – a quello che genericamente viene indicato come degrado, ma per chi lo vive ogni giorno è una terribile sconfitta del sistema di civiltà, ordine, regole che i nostri padri hanno creato per noi e che ora depauperiamo per mancanza di controllo e intervento sul territorio. Non protestiamo, chiediamo aiuto». Una grande prova di civiltà da parte di questi residenti, che si appellano alle istituzioni chiedendo due cose semplici: più sicurezza e stop al degrado.