29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Il bilancio

L'attività della Polizia postale del Fvg, tra pedopornografia e truffe on line

In regione sono state coordinate 18 indagini (10 per adescamento di minori online) con 4 deferiti e un arresto. Nel campo del financial cybercrime, ci sono state 385 denunce di truffe e 473 denunce di frodi informatiche

UDINE – Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di utenti di internet e, di conseguenza, anche i reati sono cresciuti. Ecco perché l’attività della Polizia postale e delle comunicazioni del Fvg si rivela, anno dopo anno, più intensa, soprattutto nell'ambito del contrasto alla pedopornografia online, al cosiddetto financial cybercrime e alle minacce eversivo-terroristiche riconducibili a forme di fondamentalismo religioso di matrice islamista, anche in contesto internazionale.

I numeri del contrasto alla pedopornografia
Per quanto riguarda il contrasto della pedopornografia online, il Compartimento di Polizia postale del Friuli Venezia Giulia ha coordinato 18 indagini e deferito 4 indagati, eseguendo 1 arresto. Una decina di queste indagini ha riguardato l’adescamento di minori online, tipicamente attraverso social network, a conferma del fatto che il fenomeno non va sottovalutato. Sono stati inoltre analizzati 386 siti internet, 46 dei quali sono stati chiusi per contenuto pedopornografico.

Truffe on line
Nel campo del financial cybercrime, nel 2016 sono state presentate, da parte di cittadini e aziende, 385 denunce di truffe perpetrate con i mezzi informatici (ad esempio acquisto su siti online senza ricevere il bene) e 473 denunce di frodi informatiche (in gran parte uso indebito della carta di credito), che hanno portato a deferire 46 soggetti all’autorità giudiziaria. Sul fronte della prevenzione di tali fenomeni, numerosi sono stati i momenti di incontro, su tutto il territorio regionale, in cui gli operatori della Polizia postale hanno informato cittadini e associazioni sulle modalità più comuni con cui agiscono i truffatori informatici.

Trend in aumento
«Considerato che il trend delle truffe e delle frodi informatiche è in aumento, parallelamente all’aumento dell’uso delle nuove tecnologie, analoghe attività di prevenzione saranno riproposte nel 2017, allo scopo di far conoscere a quanti più cittadini possibile le modalità di azione dei truffatori informatici e le tecniche per evitare di cadere nelle loro trappole, sempre più raffinate» dichiara Alessandra Belardini, dirigente del Compartimento.