23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
C'è tempo fino al 31 marzo

Disoccupazione agricola: 500 gli aventi diritto

A metterlo in luce è la Fai Cisl del Friuli Venezia Giulia, che ha fatto il punto sulla situazione in Alto Friuli attraverso il suo operatore Giorgio Spelat

UDINE - Sono in aumento i lavoratori che hanno diritto a percepire l’indennità di disoccupazione agricola. A metterlo in luce è la Fai Cisl del Friuli Venezia Giulia, che ha fatto il punto sulla situazione in Alto Friuli. 

Giorgio Spelat, operatore della Fai Cisl in regione, che ha analizzato i dati riguardanti i potenziali richiedenti l’ammortizzatore sociale riferiti all’anno 2016, rende noto che la cifra nel comprensorio di riferimento della Cisl Alto Friuli (Carnia, Tarvisiano, Gemonese, Sandanielese e Tarcentino) supera una quota di 500 unità.
Da gennaio al 31 marzo di quest’anno, i lavoratori dipendenti occupati nel corso dell’anno 2016 in agricoltura, potranno richiedere la disoccupazione agricola nel caso in cui abbiamo avuto un contratto a tempo determinato-avventizi, anche per l’intero anno, con cooperative, latterie, consorzi di bonifica, malghe, agricoltura tradizionale, forestazione, oppure con un contratto a tempo indeterminato ma non occupati per tutto l’anno solare.

La domanda di disoccupazione agricola va presentata improrogabilmente entro il 31 marzo. «Questo è l’unico modo per percepire la relativa indennità economica e avere anche il relativo accredito dei contributi figurativi da parte dell’Inps - spiega Spelat -. Le casistiche che possono interessare le lavoratrici ed i lavoratori sono molto vaste e particolareggiare, per questo motivo consigliamo alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno avuto un contratto di lavoro agricolo nel corso del 2016, di rivolgersi presso i nostri sportelli per ricevere dettagliate informazioni al fine di non perdere l’opportunità di ricevere un importante sostegno al reddito». Per questo la Fai Cisl ha potenziato la presenza nel territorio dell’Alto Friuli, con sportelli a Gemona del Friuli, Tolmezzo e San Daniele, a Tarcento, Paularo, Villa Santina, Moggio Udinese e Tarvisio.