19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
A Pasian di Prato

Uomo telefona al 113: “Sono sicuro: seduto vicino a me c’è l’attentatore di Istanbul"

Immediatamente sono scattate le ricerche: la Squadra Volante ha intercettato in pochi minuti l'autobus, della linea 4, lo ha bloccato e ha controllato attentamente tutti i passeggeri. Si trattava di un falso allarme: il presunto terrorista era un vicino di casa filippino di uno dei poliziotti

UDINE – E psicosi attentati in Friuli. Lunedì 9 gennaio una telefonata giunta al 113 segnalava a bordo di un autobus a Pasian di Prato la presenza di un terrorista, per la precisione, l'attentatore di Istanbul, la notte di Capodanno. «Sono sicuro: seduto vicino a me c’è l’attentatore di Instanbul. E’ uguale alle immagini che ho visto in tv».

Immediatamente sono scattate le ricerche: la Squadra Volante ha intercettato in pochi minuti l'autobus, della linea 4, lo ha bloccato e, con grande cautela per tutelare l'incolumità dei viaggiatori, ha controllato attentamente tutti i passeggeri. Tra questi, ha individuato anche il presunto terrorista, sul quale si è concentrata l'attenzione.
Questi, però, è stato riconosciuto proprio da uno dei poliziotti intervenuti, che l’ha individuato come un suo vicino di casa.

Si tratta di un cittadino filippino, titolare di regolare permesso di soggiorno, residente in Friuli, che non ha alcun legame con il terrorismo e tantomeno con la strage.