18 aprile 2024
Aggiornato 12:00
La novità

Identità e unità territoriale: nasce la 'Fondazione Friuli'

La Fondazione Crup cambia nome pur mantenendo intatta la sua mission: sviluppo del territorio delle province di Pordenone e Udine

UDINE – Un segnale forte di identità e unità territoriale. A Lanciarlo è la Fondazione Crup, che ha deciso di cambiare la propria denominazione in ‘Fondazione Friuli’. Una scelta di campo netta e precisa, che arriva nel momento in cui spariscono due dei pilastri istituzionali espressione del territorio friulano, le province di Udine e Pordenone (fatte fuori dalla riforma regionale delle Uti). «Ci è sembrato il modo migliore per tentare di tenere unito questo territorio: Friuli, infatti, rappresenta un elemento non solo identificativo, ma anche inclusivo – ha spiegato il presidente della Fondazione, Lionello D’Agostini, in scadenza di mandato –. In un momento in cui vengono cancellati enti territoriali storici, come le province, e viene rimodellato il territorio con l’istituzione delle Uti, il solo ancoraggio che può preservare quantomeno l’idea di quell’unità necessaria cui aspiriamo, è rappresentato proprio dal nome Friuli. Una bandiera – ha concluso - fatta di operosità, sobrietà, rigore morale e valori saldi, riconosciuta e apprezzata oltre i nostri confini».

Un'auto riforma verso il futuro
Un cambio di nome ma non di mission quello della Fondazione, che mantiene inalterata «la propria vocazione allo sviluppo del territorio delle province di Pordenone e Udine» potenziando il proprio impegno «per la coesione sociale e la salvaguardia dell'identità del popolo friulano». Una vera e propria autoriforma quella della Fondazione, che tra i suoi obiettivi principali ha il rafforzamento del il presidio del patrimonio, la valorizzazione della trasparenza dell'attività erogativa, la garanzia dell’autonomia e dell’efficacia della governance.
«Alla luce dei 25 anni di esperienza maturata dalla Fondazione Crup, dei cambiamenti intervenuti nel tessuto sociale a livello nazionale e locale, dei mutati rapporti con il sistema bancario, con il mondo economico e finanziario e con gli enti pubblici, – ha dichiarato D’Agostini – e dopo un anno e mezzo di studio, riflessioni, incontri, consultazioni, il Consiglio e l’Assemblea della Fondazione hanno approvato all’unanimità il nuovo statuto. Si punta a fornire una migliore qualità del servizio al territorio con competenze qualificate, con snellezza ed efficienza, nel rispetto delle regole e dei ruoli, puntando principalmente su: cultura, istruzione, vulnerabilità sociali».

Le principali novità introdotte
Tra queste in particolare le norme concernenti le incompatibilità, requisiti di professionalità e onorabilità dei componenti degli Organi, il rafforzamento dei principi a tutela del patrimonio, oltre ad altre modifiche minori che erano in larga misura già presenti e disciplinate nello statuto della Fondazione Crup, ma che andavano meglio precisate a livello normativo e procedurale.  Scompaiono le due province (soppresse con legge costituzionale), l’Ordine degli Avvocati di Tolmezzo (soppressione del locale tribunale), i Consorzi Universitari di Udine e Pordenone. Gli enti designanti selezionati, il cui numero è sceso da 20 a 18, sono pertanto i seguenti: Diocesi di Udine, Diocesi di Pordenone, Comune di Udine, Comune di Pordenone, Cciaa di Udine, Cciaa di Pordenone, Comune di Aquileia, Comune di Cividale, Comune di Sesto al Reghena, Università del Friuli, Società Filologica Friulana, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, Deputazione di Storia Patria per il Friuli, Centro iniziative culturali Pordenone, Ordine Avvocati Udine, Ordine Avvocati Pordenone, Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Udine, Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Pordenone. I membri cooptati sono inoltre stati ridotti da 4 a 2.