28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
La protesta

L'appello di Legambiente: stop alla cementificazione del territorio

L'associazione ambientalista contro la realizzazione di un nuovo centro commerciale a Latisana e all'asfaltatura di di 2 ettari di terreno prativo nell'ambito dell'aviosuperficie di Osoppo

UDINE - La cementificazione del territorio è uno di più importanti e sottovalutati problemi ambientali del Paese, cosa che porta alla riduzioni delle aree agricole, al deturpamento del paesaggio, all'alterazione dei flussi idrologici e alla frammentazione degli ecosistemi. A dirlo è Legambiente Fvg, che rileva come studi condotti dall'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale posizionino il Friuli ai primi posti in Italia per superfici agricole che sono state trasformate per fare posto a centri commerciali, strade, capannoni e case. A questo si aggiungono i dati forniti da Ires Fvg che collocano al primo posto il Friuli e la provincia di Udine per metri quadrati di superfici della grande distribuzione organizzata ogni 1000 abitanti.

«A fronte di tutto ciò - spiega Legambiente - a Latisana si decide di costruire un altro (l'ennesimo) centro commerciale da ben 20 ettari! L'amministrazione latisanese rassicura che si stanno facendo solo dei passaggi urbanistici, ma quelli sono palesemente i presupposti per il progetto vero e proprio e dubitiamo fortemente che il Comune non sappia nulla visti i rapporti intercorsi con i proponenti e i le ricostruzioni viste sulla stampa. Peraltro la convenzione fra Comune e proponente è stata firmata solo a fine 2016»

 C'è poi un 'caso Osoppo'. «Ci riferiamo - aggiunge Legambiente Fvg - all'autorizzazione giunta al Comune di Osoppo per una variante urbanistica volta a consentire l'asfaltatura di 2 ettari di terreno prativo nell'ambito dell'aviosuperficie attigua alla Zona di Protezione Speciale del Medio Tagliamento. Da parte sua il Comune ha adottato a ottobre una specifica variante volta al cambio di destinazione d'uso. Contro questi provvedimenti Legambiente ha presentato nota alla Regione ed allo stesso Comune chiedendo la rettifica dei relativi atti. Le motivazioni, espresse nelle note, si incentrano principalmente sull’importanza ambientale del territori interessati».