28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Il graffio di Linda

Terasso torna sul piccolo schermo su Udinese Tv

Gli spunti dopo la prima trasmissione: perché la trasmissione cambia conduttore e non fa più notizia? Perché i commercianti di via Mercatovecchio non abbassano i prezzi degli affitti prima di protestare contro il rifacimento della via?

UDINE - Ha debuttato giovedì sera 'L’Agenda', trasmissione con cadenza settimanale che Udinese Tv ha affidato alla conduzione di Alberto Terasso, ex caporedattore del Il Gazzettino ed ex direttore di Telefriuli. Si tratta di un appuntamento che spazia dalla cronaca alla politica, dalla critica all’analisi con il mirino focalizzato sul Friuli e soprattutto su Udine. L’esordio ha avuto come ospiti in studio Enrico Bertossi, ex assessore di Udine, ex super-assessore con Illy, ex presidente di Informest, politicamente e disinvoltamente trasversale e ora in corsa per lo scranno più importante di palazzo d’Aronco, Mario Pittoni, presidente della Lega del Fvg ed ex parlamentare, speranzoso di bissare l’esperienza romana, la consigliera comunale Claudia Gallanda, a rischio di processo da parte dell’ 'inquisizione' pentastellata che poco gradisce interviste o prese di posizione 'fai da te', e l’assessore comunale, ex Sel, Federico Pirone, che se ne sta sottotraccia in attesa di capire dove ricollocarsi nel centrosinistra.

Non entriamo nel merito di questa prima puntata televisiva, ma nelle pieghe dei tanti spunti che ha fornito. Ce ne sono due che meritano un breve passaggio. Dunque, per mesi e mesi il giornale monopolista del Friuli ha fatto seguire pedissequamente da un proprio cronista la precedente edizione di questa trasmissione, avendo cura di riportare sul giornale, puntata dopo puntata, la cronaca dell’incontro. Così non è accaduto per il debutto de 'L’Agenda'. Ci sono tre ipotesi per questo voluto omissis (lungi da noi, sia chiaro, giudicare i due conduttori o metterli in competizione). Primo: l’attuale conduttore è antipatico alla stampa che conta oppure non viene accreditato per il ruolo che ricopre. Tesi questa che non ha tenuta logica, visto le credenziali di Terasso. Secondo: è stato ritenuto, evidentemente a priori, che la nuova trasmissione non fosse in grado di fornire notizie. E anche questa chiave di lettura fa acqua da tutte le parti. Terzo: il giornale monopolista si muove capricciosamente per simpatie o per altri vezzi che ci sfuggono, e quindi riteneva la precedente trasmissione meritevole di essere seguita, commentata, citata. E siccome il diritto di cronaca presuppone quello dell’informazione, facciamo notare che la gente si chiede, ci chiede e vuole capire il perché di questi – chiamiamoli metaforicamente – distinguo.

Il secondo spunto riguarda uno dei temi affrontati durante la trasmissione, vale a dire il caro-affitti nel centro storico. Venerdì, il quotidiano monopolista, riporta lo sfogo dell’associazione Amici di Mercatovecchio che annuncia una clamorosa protesta (lo spegnimento delle luci) per contestare le scelte e i metodi dell’amministrazione comunale sulle scelte del centro città. Ora, nel ribadire che Udine (come abbiamo scritto questa estate) è stata la seconda città d’Italia ad adottare la Ztl e che da quel lontano 1989 ci si trastulla – per dirla con Terasso – ancora con via Mercatovecchio, aggiungiamo che l’associazione farebbe bene a riflettere sul fatto che dovrebbe ingaggiare una battaglia feroce, anche al suo interno, per calmierare gli affitti dei negozi del centro città che impongo, a chi li gestisce, di adottare (per motivi di sopravvivenza economica) prezzi non concorrenziali rispetto ai grandi centri. Magari si scoprirebbe che l’amministrazione comunale non ha tutte le colpe…