26 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Il 1° febbraio la presentazione ufficiale

A Casa Cavazzini nuova opera di Mirko Basaldella

Restituito alla visibilità pubblica un disegno legato all’eccidio delle Fosse Ardeatine, grazie a un comodato d’uso gratuito con la Fondazione Friuli

UDINE - A Casa Cavazzini arriva una nuova opera di Mirko Basaldella, che sarà ufficialmente presentata a pubblico e stampa mercoledì 1° febbraio alle 11, dal sindaco di Udine, Furio Honsell, dall’assessore alla Cultura Federico Pirone e dal presidente della Fondazione Friuli, Lionello d’Agostini. Si tratta del disegno preparatorio per la cancellata maggiore del Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, che trova posto nella sala al primo piano di Casa Cavazzini dedicata ai tre fratelli Basaldella. La Fondazione Friuli, d’intesa con il Comune di Udine – Assessorato alla Cultura, grazie ad un contratto di comodato d’uso gratuito, ha restituito alla visibilità pubblica un’opera legata ad un momento particolarmente importante e significativo nella produzione dell’artista di origini friulane, ma noto a livello internazionale, di cui a Casa Cavazzini si conservano altre fondamentali testimonianze.

La storia
I fatti storici che hanno determinato la genesi del disegno di Mirko prendono il via il 23 marzo 1944 in via Rasella, nella Roma occupata dai tedeschi, quando i partigiani italiani in azione nella capitale organizzarono un attentato in cui persero la vita 33 soldati tedeschi. La rappresaglia fu immediata e durissima: 335 italiani furono catturati in città e trasferiti nelle cave di pozzolana sulla via Ardeatina a Roma e lì barbaramente trucidati. Nell’immediato secondo dopoguerra, a liberazione avvenuta, il Comune di Roma stabilì di bandire un concorso per la costruzione di un mausoleo che ricordasse la vicenda, passata alla memoria storica come l’eccidio delle Fosse Ardeatine. A vincere il concorso per la realizzazione delle cancellate di accesso fu proprio Mirko Basaldella (insieme a Francesco Coccia) che nel 1950 fu incaricato di dare attuazione al progetto presentato un paio d’anni prima alla commissione ministeriale preposta alla selezione delle proposte pervenute al concorso. Il bozzetto presentato inizialmente subì, per volontà del suo artefice, alcuni ripensamenti e modifiche che suscitarono non poche polemiche pubbliche e la presa di posizione di alcuni critici di fama nazionale che si spesero per la sua attuazione. Il disegno, di proprietà della Fondazione Friuli e dal primo febbraio visibile a Casa Cavazzini, rappresenta proprio il frutto di questa elaborazione creativa e il passaggio immediatamente precedente alla realizzazione plastica. Insieme al modello in stucco forte e in scala al vero della medesima cancellata che attualmente accoglie il visitatore nell’atrio di Casa Cavazzini, il grande saggio grafico propone la 'prima idea', quella ancora bidimensionale, del cancello fuso in bronzo che permette l’accesso al mausoleo romano.