19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
situazione montagna

Sibau, troppo scarsi i finanziamenti per le Valli del Natisone e del Torre

Sibau: "Sono pronto a presentarmi, il 24 e 25 marzo a Tolmezzo al primo festival delle idee per la montagna con i sindaci delle Valli del Natisone e del Torre perché la situazione non è più accettabile"

UDINE - «Sono pronto a presentarmi, il 24 e 25 marzo a Tolmezzo al primo festival delle idee per la montagna con i sindaci delle Valli del Natisone e del Torre perché la situazione non è più accettabile».

Ecco quanto dichiara il consigliere regionale di Autonomia Responsabile, Giuseppe Sibau, che spiega: «Bisogna dire le cose come stanno: la montagna meno toccata dai flussi turistici, quella che non ha impianti sciistici e risulta meno sostenuta da fondi europei e nazionali, è in grossa difficoltà. Servirebbe un supporto economico adeguato per sopperire alla mancanza di servizi e opportunità lavorative. Parlo di quei soldi che ha promesso la presidente Serracchiani nel 2015 quando è stato chiaro che gli interventi avrebbero interessato solo Canal del Ferro-Val Canale, Alta Carnia e Dolomiti Friulane, che rientrano nella Strategia aree interne».

«Al contrario, appena 620.000 euro dalla Regione nel 2016, 300.000 nel 2017 per le Valli del Natisone e del Torre non
bastano per migliorare in maniera significativa i servizi a sostegno degli anziani, del sistema scolastico e per il trasporto pubblico. Mi domando cosa impedisca a queste aree di rientrare nel progetto. Mi riferisco a territori che, da 16.195 residenti nel dopoguerra, sono passati a 5486, per la maggior parte anziani. Pensiamo a Pulfero: negli anni Cinquanta il Comune più popolato delle Valli del Natisone con oltre 3800 persone, mentre adesso risultano presenti meno di mille anime (962). Per non parlare di Drenchia, che in passato contava oltre 1392 abitanti, ora solo 115»
.

«Nonostante questo fortissimo esodo, solo le cosiddette aree interne del Friuli Venezia Giulia riceveranno, oltre agli 80 milioni di euro in sei anni del Programma sviluppo rurale a cui si sommano 16 milioni dal Por Fesr, 20 ulteriori milioni di finanziamenti legati a una scelta opinabile dello Stato. Il resto della montagna, comprese le Valli del Natisone e del Torre, come sempre viene trattata come l'ultima ruota del carro. In sintesi, ogni anno arriverà circa un milione di euro per ognuna delle aree interne, in cui si lamentano comunque forti difficoltà. Cosa dovrebbero dire, allora, gli altri territori con risorse di gran lunga inferiori e tutte le caratteristiche per rientrare nel progetto?», conclude Sibau.