19 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Confartigianato Udine

La storia di Klaus, artigiano austriaco che ha scelto il Friuli per la sua bottega

Nel suo laboratorio di Tarcento si occupa della creazione di pezzi unici dallo stile vissuto, in particolare oggettistica e complementi d’arredo, realizzati principalmente in legno, metallo e cuoio

TARCENTO - Sempre più frequentemente i giornali riportano storie di artigiani e imprenditori friulani che scelgono di investire nella vicina Carinzia per usufruire delle agevolazioni fiscali, della snellezza burocratica e dei prezzi vantaggiosi per l’acquisto di capannoni. A volte però succede anche il contrario. C’è chi, dall’Austria, ha scelto la patria del Made in Italy per aprire bottega. Proprio a Tarcento l’artigiano-designer austriaco Klaus Peter Lichtenegger ha dato vita al progetto ‘One Man Handmade’. Nel suo laboratorio si occupa della creazione di pezzi unici dallo stile vissuto, in particolare oggettistica e complementi d’arredo, realizzati principalmente in legno, metallo e cuoio. Klaus utilizza spesso materiali di recupero che trasforma in nuovi oggetti d’uso, valorizzando le irregolarità delle superfici quali elementi originali delle sue opere.

Made in Italy e alto livello qualitativo dei prodotti
Nato e cresciuto a Klagenfurt (classe 1977) fin da piccolo visitava regolarmente il Friuli con la sua famiglia e nel 2013 - dopo alcuni anni trascorsi in Toscana - ha deciso di stabilirsi nel Tarcentino. È stato proprio il periodo vissuto in centro Italia che gli ha fatto apprezzare alcune peculiarità del nostro sistema produttivo. Nell’organizzazione aziendale italiana, ad esempio, i processi di outsourcing sono molto utilizzati e gli imprenditori si affidano a maestranze specializzate per la realizzazione del prodotto finale. «Quando vivevo in Toscana - racconta Klaus al periodico di Confartigianato Imprese Udine - c’era una fustelleria in provincia di Arezzo che lavorava per Prada e altri grandi marchi. Mi sono subito chiesto come mai un’azienda così importante come Prada avesse preferito collaborare con una ditta esterna, nonostante potesse permettersi un proprio reparto dedicato. Ho poi capito che in Italia partnership di questo tipo sono molto frequenti perché permettono di mantenere un alto livello qualitativo dei prodotti, che da sempre contraddistingue il Made in Italy. In Austria - continua Klaus - queste scelte aziendali strategiche non sono così diffuse».

"In Friuli c'è tutto: lavoro, bel tempo, buon cibo"
Klaus elogia anche il sistema previdenziale italiano e ne sottolinea la trasparenza e chiarezza rispetto a quello del suo Paese di origine. La sua produzione si rifà a un concetto di design minimalista, dalle linee essenziali e rigorose, che ricorda in particolare gli oggetti di area nordica. Il plus dei suoi manufatti risiede nell’idea di dare una seconda vita a materiali ormai dimenticati. Lastre di ferro arrugginite, legni corrosi dal tempo e altri elementi vengono riutilizzati con scrupolo e riadattati a nuove esigenze. «Essi raccontano una storia - precisa Klaus - hanno già avuto una vita e sono sopravvissuti. Mi piace realizzare degli oggetti che diventino ancora più belli con il tempo e l’utilizzo». Quando si ascolta la sua storia si percepisce tutto l’entusiasmo e il desiderio di lavorare con le mani; di creare qualcosa partendo da un’idea. È il materiale che lo ispira e grazie a una completa abilità tecnica, Klaus cura nei dettagli ogni singola creazione. Gli studi in ingegneria meccanica intrapresi dopo il liceo sono stati fruttuosi in questo senso. La formazione in laboratorio è infatti tipica del sistema universitario austriaco e gli ha consentito di imparare a tornire, saldare, fresare e di essere oggi un artigiano completo e versatile.
Sulla decisione di essersi trasferito in Friuli non ha incertezze né rimpianti. «In giornate in cui il cielo è terso dal mio laboratorio vedo Lignano, la Croazia e fino a Treviso. Mi chiedo perché la gente lasci il Friuli. C’è tutto qui: il lavoro, il bel tempo e il buon cibo».