19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Politica

Fedriga è tranciante: "No ad alleanze a prescindere"

Il segretario regionale della Lega Nord alza la voce e rimette il Carroccio al centro dell’alternativa al governo Serracchiani. sulle Uti basta correzioni a metà

FVG - Massimiliano Fedriga alzo zero. Contro chi tentenna e non prende posizione netta contro le Uti. Contro l’Ncd che a suo avviso non avrà alcun ruolo nella prossima coalizione di centrodestra. Contro chi si attarda a dire che esiste una demarcazione tra centrodestra e centrosinistra. Contro chi parla di candidature e non di programmi. Insomma, il segretario regionale della Lega Nord alza la voce e rimette il Carroccio al centro dell’alternativa al governo Serracchiani. E lo fa dopo le polemiche che serpeggiano nel centrodestra con la telenovela delle Uti.

E allora, cominciamo proprio dalle Uti…
«Per quanto ci riguarda è una riforma da abolire. Nel contempo bisogna    capire dove vogliamo arrivare».
Ma nel centrodestra, e mi riferisco a Forza Italia, non tutti la pensano così.
«Le posizioni a metà di quelli che ritengono necessarie soltanto alcune correzioni in realtà sono posizioni che strizzano gli occhi a Serracchiani».
Dai, dica chi strizza gli occhi.
«Chi non segue una linea chiara e netta a favore dell’abolizione delle Uti».
Faccia un nome.
«Non serve. Ce n’è più di uno. Io non voglio fare accuse specifiche. Io preferisco parlare dei principi».
E quelli sulle Uti quali sono?
«Che chi amministra la cosa pubblica deve essere scelto dai cittadini e che va perseguita la valorizzazione delle identità territoriali della Regione. E questo significa riconoscere l’area friulana da quella triestina, da quella bisiacca-isontina. Lo ribadisco: sulle Uti basta correzioni a metà».
Questa vicenda, e questo appare in maniera evidente, ha graffiato l’unità del centrodestra, o no?
«Non credo che esistano più un centrodestra e un centrosinistra».
E che cosa rimane, allora?
«Esistono forze che vogliono salvaguardare un principio di sovranità e di scelta e altre che non tutelano i cittadini ma perseguono altri interessi».
E Forza Italia dove si colloca?
«Non lo deve chiedere a me, ma a chi vuole fare un pezzo di strada con noi».
Per dire…?
«Per mandare un messaggio chiaro ai cittadini. Da questo non possiamo più prescindere. Non possiamo fare una coalizione che poi diventa un’accozzaglia soltanto per vincere le elezioni».
E cosa serve, allora?
«Serve un obiettivo chiaro di governo. Vede, io vorrei che la stagione dei distinguo il giorno dopo la vittoria non tornasse più. Noi siamo disponibili a governare per dare risposte ai cittadini e non per gestire il potere».
Sbaglio o è particolarmente rammaricato e un po’ innervosito?
«No, semplicemente ritengo sia utile fare chiarezza»
Detto fuori dal politichese…?
«Io non faccio alleanze a prescindere perché, diversamente, allontaniamo ancora di più i cittadini dalla politica».
Per le regionali è sempre favorevole alle primarie?
«Le primarie mi piacciono molto perché rappresentano un principi di democrazia che arriva dal basso».
Tutti danno il centrodestra vincitore alle prossime regionali…
«Sì, c’è un buon vento per realizzare un’alternativa alla sinistra. Ma vincere non basta. L’obiettivo è amministrare bene la Regione».
Parliamo di candidature: ve la giocherete lei e Riccardi?
«Non credo. Ci sono altre persone che si sono proposte e questo è positivo. Detto questo, il passaggio successivo è capire chi vuole stare con la Lega».
Sbaglio o sta facendo la voce grossa?
«Non è grossa, ma mite e chiara».
Inevitabile, in chiusura, un commento sul voto olandese.
«Ho ascoltato interpretazioni estemporanee. Qualcuno si spettava una grande vittoria dei nostri alleati e di fatto hanno ottenuto un grande consenso con cinque seggi in più mentre il partito di Rutte ne ha persi otto».
Oggi dalla Turchia sono arrivate dichiarazioni deliranti e di minacce all’Europa. La Turchia è amica di Putin. Voi siete amici di Putin. Nessun imbarazzo?
«Noi siano stati sempre critici rispetto all’ingresso della Turchia in Europa. È vero che all’interno degli equilibri internazionali Erdogan ha ottimi rapporti con la Russia. Ma è anche vero che noi abbiamo le nostre idee e che Erdogan è un pericolo e oggi con chiarezza ha detto ciò che avverrà in Europa. Ed è stato un pessimo avviso a chi non vuole ascoltare».
Torniamo in Fvg. L’Ncd…?
«Direi che non c’è assolutamente spazio perché stiano con noi proprio per quella chiarezza di programma di cui parlavo pima. Ma lei ci vede che facciamo alleanze con chi ha fatto propaganda per il sì al referendum? O con chi ha condiviso le politiche sull’immigrazione di Renzi».