20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Saranno investiti 32 milioni di euro

Prima pietra per la Palmanova-Manzano: opera conclusa in 600 giorni

Si parte dalla realizzazione del nuovo ponte sul Torre, primo lotto stralcio del rinnovato progetto. "Un manufatto che serve a questo territorio", ha detto Serracchiani

CHIOPRIS VISCONE - La presidente della Regione e Commissario per l'emergenza della viabilità sulla A4 Debora Serracchiani ha posato la prima pietra del cantiere che avvia i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Torre, primo lotto stralcio del rinnovato progetto per la Palmanova-Manzano. Un'opera «attesa veramente da tanto tempo», così è stata definita negli interventi della presidente della Regione, del presidente di Autovie Venete, responsabile unico del procedimento, Maurizio Castagna e della sindaca di Chiopris Viscone, Raffaella Perusin.

Sarà riqualificata l’ex strada provinciale 50
Il tracciato complessivo del collegamento stradale è ancora in una fase progettuale, per gli approfondimenti condotti in questi ultimi anni dalla Regione sulle caratteristiche generali dell'infrastruttura, ma la parte centrale, che è rimasta sempre punto fermo e che riguarda la riqualificazione in sede della ex strada provinciale 50 tra l'incrocio con la via Remis nel comune di San Vito al Torre e l'incrocio con via Battisti nel Comune di Chiopris Viscone, è ormai in fase di avvio lavori. «Un'opera pianificata a metà degli anni Ottanta, la cui progettazione preliminare risale agli inizi del 2000 e il cui tracciato definitivo, approvato nel 2011, si era rivelato datato alla luce di nuovi studi e rielaborazioni dei flussi di traffico che avevano ridimensionato, anche a causa della contrazione causata dalla crisi economica, le esigenze», ha ricordato Castagna.

Serracchiani ha parlato di ‘lavoro di squadra’
Serracchiani ha rivolto un ringraziamento alle amministrazioni locali che hanno supportato l'iniziativa della Regione. «Con coraggio, all'inizio della legislatura abbiamo rivisto il progetto della Palmanova-Manzano e il mio grazie va oggi anche all'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro e alla Direzione regionale per la determinazione e scrupolosità con cui è stato affrontato tutto l'iter che ha portato all'inizio della realizzazione dell'opera». «Un lavoro di squadra», ha ricordato Serracchiani che ha visto collaborare assieme amministrazione regionale, locale, struttura commissariale e Autovie Venete e che, a monte, ha visto il Governo - la presidente ha ringraziato in particolare il ministro Delrio - sostenere il principio per cui le risorse dovevano restare a disposizione del territorio. «Siamo partiti dalle priorità, da ciò che più serve a questo territorio, e il ponte costituisce una assoluta necessità», ha ribadito la presidente.


Saranno investiti 32 milioni di euro

L'intervento principale riguarderà appunto la realizzazione di un nuovo ponte di 665 metri di lunghezza immediatamente a nord di quello esistente lungo la ex provinciale 50, il quale a sua volta verrà demolito alla conclusione dei lavori, senza interrompere così la viabilità. Un investimento di 32 milioni di euro, interamente destinati alla sicurezza del traffico automobilistico, dei ciclisti e dei pedoni.

L'intervento prevederà l'allargamento in sede del tratto della ex provinciale 50 compreso tra via Remis, in comune di San Vito al Torre, e la ex strada provinciale 2. In tale tratto, oltre all'allargamento a 9,50 metri della sede esistente, verrà realizzata anche sul lato nord della ex provinciale una controstrada a servizio della Zona Industriale di Nogaredo al Torre. I tempi previsti per l'esecuzione sono di 600 giorni consecutivi.