29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
La macchina sostituisce l'uomo?

E' made in Friuli il robot di domotica, industria e automotive

L’intelligenza artificiale messa a punto da due fratelli di Udine, Simone e Mattia Cappellaro, si basa sulla biometrica del comando vocale

UDINE - Edward è nato per caso, anzi, per gioco. Quello che dilettava Simone Cappellaro nel tempo libero. Un gioco di ruolo sul pc. Ci giocava volentieri, Simone. Ma non gli andava giù l’idea di doversi scomodare per accendere la tv, spegnerla, sintonizzare la radio, spegnere le luci. Detto e fatto: Humanoid company sas, come molte scoperte, è nata dalla passione e dalla volontà di questo giovane cresciuto a ‘pane e informatica’. E oggi è la prima realtà italiana a commercializzare un impianto di domotica con sistema di autoapprendimento.

Edward, una macchina che fa il lavoro di 75 uomini
Humanoid company, che Simone Cappellaro assieme al fratello architetto, Mattia, ha dato vita a inizio 2016, ha davanti a sé praterie di conquiste in termini tecnologici ed è destinata a fare parlare di sé ben oltre i confini nazionali. Il sistema operativo Edward risponde alle mail, le interpreta, può richiedere al mittente ulteriori delucidazioni e infine offre la soluzione. In una grossa azienda, Edward svolge il lavoro di ben 75 amministrativi. «Alcuni ci dipingono come tagliatori di teste – spiega Simon – ma stiamo predisponendo un programma di riqualificazione per un nuovo lavoro con una articolata struttura di professionisti per quelle persone che Edward ‘elimina’ dal ciclo produttivo».
Ma grande attenzione Humanoid company (che si avvale della collaborazione di altri tre professionisti) la sta dedicando al mondo della disabilità. «Poniamo il caso che un tetraplegico – dice ancora Simone – abbia bisogno di un assistente per almeno otto ore al giorno. Bene, il nostro sistema operativo è in grado di ridurle a tre perché tutti i compiti come aprire la porta, accendere la tv, alzare la saracinesca possono essere effettuati da Edward. Ma il sistema operativo funziona anche sulla carrozzina elettrica».

Un robot di domotica, industria e automotive
L’intelligenza artificiale messa a punto dai due fratelli si sviluppa in tre ambiti: la domotica, l’industria e l’automotive e si basa, appunto, sulla biometrica del comando vocale. Alle viste ci sono ovviamente ambiziosi progetti che per il momento rimangono top secret. A questo punto la domanda corre d’obbligo: fino a che punto la macchina potrà sostituire l’uomo. Simone Cappellaro s’illumina e ribatte: «Può essergli di grande aiuto affiancandolo in compiti gravosi o ripetitivi consentendogli una maggiore produttività e, perché no, offrendogli più tempo libero».