19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Assieme a Cri e ai Comuni della Bassa

A Palmanova al via il terzo progetto per il lavoro volontario dei migranti

Verranno attivate iniziative che valorizzino il tempo libero delle persone accolte e coniughino esperienze formative e socialmente utili a favore delle comunità ospitanti

PALMANOVA - I Comuni di Palmanova, Bagnaria Arsa, Campolongo Tapogliano, Ruda e Torviscosa, assieme alla Croce Rossa Italiana e alle associazioni di volontariato del territorio hanno rinnovato l’accordo che prevede la realizzazione di progetti che puntano a individuare percorsi educativi di accoglienza e integrazione a favore dei migranti ospitati sul territorio.

I migranti svolgeranno lavori di utilità pubblica
Verranno attivate iniziative che valorizzino il tempo libero delle persone accolte e coniughino esperienze formative e socialmente utili a favore delle comunità ospitanti, rendendo fattiva la possibilità di impiegare in maniera volontaria i migranti in lavori di utilità pubblica. Le attività si svolgeranno, per 4 ore al giorno e 5 giorni a settimana, dal 3 aprile al 27 ottobre, escluso il periodo del Ramadan (dal 27 maggio al 25 giugno). A oggi sono ospitati a Palmanova 47 persone (27 di origine afgana, 17 pakistani e 3 che provengono dall’Iraq). Il Sindaco di Palmanova Francesco Martines: «Rinnoviamo per la terza volta questo progetto, in cui crediamo molto. Un vero e proprio patto tra le comunità che li accolgono e i ragazzi accolti. Accoglienza e integrazione si realizzano attraverso il dialogo e la reciproca conoscenza. Impiegare in vari lavori (sfalcio dell’erba, manutenzioni, pulizie, pitture o riodino magazzini) i ragazzi migranti è un modo, per loro, con cui possono volontariamente ricambiare l’ospitalità che ricevono e aiutare la comunità che li ospita».

Non è un semplice accordo
Il progetto, finanziato interamente dalla Regione Friuli Venezia Giulia, prevede una spesa di 11 mila euro per l’acquisto di attrezzature e materiali, dispositivi di protezione individuali e materiale di consumo inerente ai progetti e un impegno di 19 mila euro per l’assicurazione e l’organizzazione dei progetti, la formazione alla sicurezza, la traduzione e i trasporti. «Non è un semplice accordo. Siamo davanti a un modello esemplare di integrazione tra persone che appartengono a un unico genere umano, presentato al grande pubblico poche settimane fa all’Ara Pacis di Roma, grazie a un significativo documentario girato sul nostro territorio» aggiunge Franco Lenarduzzi, sindaco di Ruda.