29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Lavoro

Tutti d’accordo in Consiglio regionale: serve un’alternativa ai voucher

Ma la Cgil attacca: "Se sul lavoro accessorio ci troviamo davanti a un vuoto normativo, la responsabilità è tutta della politica"

FVG - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha votato all'unanimità tre distinte mozioni che Partito democratico, gruppo dei 'Cittadini' e centrodestra (prima firmataria Autonomia Responsabile) hanno depositato nelle scorse settimane per chiedere al Governo di prevedere strumenti alternativi dopo la decisione di eliminare i voucher.

La distinzione delle tre proposte 
Se il documento del centrodestra intende impegnare la giunta a rappresentare al Governo nazionale la necessità di apportare le necessarie modifiche migliorative all'istituto dei voucher, quello dem chiede alla giunta a farsi parte attiva col Governo nazionale affinché metta in campo, con le modalità che ritiene opportune, in tempi brevi e sentite le parti sociale, nuovi strumenti di retribuzione del lavoro accessorio. I Cittadini, invece, chiedono l’individuazione di una nuova tipologia contrattuale o mediante l'adattamento di una di quelle esistenti, affinché le esigenze di prestazioni di lavoro accessorio possano essere nuovamente soddisfatte.
Il primo firmatario della mozione Pd, Franco Codega, ha sottolineato che «molti di noi volevano modificare la gestione del lavoro accessorio, ma siamo stati sorpresi dalla totale abolizione dei voucher: serve equilibrio». Pietro Paviotti (Cittadini) ha evidenziato che «il grido di dolore non arriva dai grandi imprenditori in 'braghe bianche', ma dalle piccole aziende». Secondo Roberto Revelant (Ar), infine, «lo Stato avrebbe dovuto aumentare i controlli e non cancellare uno strumento molto usato, tanto più in un periodo di crisi».

L'affondo della Cgil
«Se sul lavoro accessorio ci troviamo davanti a un vuoto normativo, la responsabilità è tutta della politica, che in tanti anni non ha visto o ha finto di non vedere quali erano gli effetti della deregulation dei voucher». Il segretario regionale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta reagisce così alle mozioni approvate dal Consiglio regionale, «diverse nei toni – commenta – ma unanimi nel sollecitare nuove norme che consentano il ricorso ai voucher».
La Cgil, da parte sua, rivendica il merito di avere dato «una scossa», attraverso i referendum, per porre al Paese l’esigenza di «arginare il dilagare del lavoro precario, che ha nei voucher uno dei suoi principali strumenti, anche se non l’unico», dichiara ancora il segretario, ricordando che l’abrogazione, per il suo sindacato, è solo il punto di partenza, non l’obiettivo finale.