28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Presenta anche l'Anpi

Resistenza: parco di Manzano dedicato a Puppo Menotti

Serracchiani è intervenuta alla cerimonia di intitolazione del giardino pubblico in via Libertà, a Manzano, al partigiano Menotti

MANZANO - «Dedicare un parco, qualcosa di vivo che cresce e si trasforma che tutti possono condividere e vivere, alla memoria di un partigiano è il modo migliore per sentire vicino e non dimenticare il nome di Nello Menotti». Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo alla cerimonia di intitolazione del giardino pubblico in via Libertà, a Manzano, al partigiano Nello Menotti, conosciuto col nome di battaglia Puppo. «È opera degna e onorevole - ha aggiunto Serracchiani - perpetuare il ricordo dei giovani eroi che diedero la vita per riscattare il nome d'Italia e donarci la libertà. Il partigiano Puppo fu tra quelli che seppero da che parte stare e che impugnarono le armi a difesa della Patria e della libertà».

Serracchiani ha ricordato la giovane età del partigiano morto a 22 anni e il suo gesto generoso che gli costò la vita per consentire ai suoi compagni di salvarsi. «E' un gesto - ha evidenziato la presidente - che noi oggi a fatica riusciamo a immaginare, circondati da agio e sicurezza. Eppure sono state quelle scelte coraggiose a permettere a noi di nascere e vivere in un Paese dove i diritti sono i pilastri della nostra convivenza». Serracchiani ha sottolineato l'importanza di ricordare la storia attraverso i suoi protagonisti «per non dare per scontato ciò che, a costo di immensi sacrifici, quei giovani hanno conquistato per noi. Tra quei giovani, a lottare e morire qui in Italia, vi furono anche i combattenti della Brigata Ebraica. L'auspicio è che il 25 aprile anche questi ultimi possano sfilare senza contestazioni». Fra i valori minacciati, secondo Serracchiani, c'è anche quello della libertà di espressione e, a questo proposito, la presidente ha ricordato Gabriele Del Grande detenuto senza imputazione in Turchia, Anna Politkovskaja e la chiusura d'imperio, l'anno scorso, del più importante giornale d'opposizione ungherese.
«Questo nostro ritrovarci oggi - ha proseguito - è un atto positivo e costruttivo a difesa del vivere civile e a baluardo di quei valori che ci accomunano e ci tutelano».

Il sindaco di Manzano, Mauro Iacumin, ha citato il conferimento alla memoria di Menotti, nel 1990, della medaglia d'argento al valor militare e ha sottolineato la volontà di ricordare il giovane partigiano e i valori che rappresenta, primo fra tutti quello della libertà. «L'area intitolata a Menotti - ha spiegato il sindaco - è adiacente a una scuola, un luogo di conoscenza dove i giovani possono apprendere la vita di una persona che ha combattuto per la libertà». Nella targa intitolata al partigiano, situata all'ingresso del parco, è inserito un QR code che, attraverso un semplice smartphone, rimanda a informazioni sulla sua vita. «Con questo sistema digitale - ha spiegato il sindaco - a tutti quelli che accedono al parco viene garantita l'informazione».
Questa giornata è stata definita storica da Olvi Tomadoni, presidente della sezione Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) di Manzano, e da Dino Spanghero, presidente regionale dell'Anpi. La cerimonia è stata accompagnata dalle musiche del Corpo bandistico Nereo Pastorutti di Manzano con il coro polifonico di Ruda.