18 aprile 2024
Aggiornato 22:00
La novità

Sicurezza in Regione: cambia la gestione degli edifici pubblici

Per la prima volta rientrano nella convenzione tutti gli edifici che fanno capo all'amministrazione regionale: Comuni, Pro Loco, Protezione civile

FVG - Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha rigettato il ricorso presentato da Italpol Group Spa (in proprio e quale mandataria capogruppo del costituendo Rti con le società Ivri Servizi Fiduciari Srl, Securitas Metronotte S. Giorgio Srl, Vedetta 2 Mondialpol Spa) contro la Regione per l’aggiudicazione della gara di appalto per i servizi integrati di vigilanza armata e di portierato dedicato alle amministrazioni della regione e agli enti locali.
La sentenza del Tar, pubblicata il 22 aprile 2017, sblocca quindi l’assegnazione del servizio che in sede di gara era stato vinto a fine ottobre dalla Ati (Associazione temporanea d’impresa) formata da Corpo Vigili Notturni Srl, Sicuritalia Spa, G.S.A. – Gruppo Servizi Associati Spa, Snab Sicurezza Srl, e Sorveglianza Diurna e Notturna soc. coop. arl.

La più importante gara regionale dedicata alla sicurezza
Si tratta della più importante gara regionale dedicata alla sicurezza. L’appalto, della durata di  36 mesi rinnovabili per altri 12,  porta con sé due importanti novità: da un lato integra per la prima volta i servizi di vigilanza armata e quelli di portierato (vigilanza passiva non armata) e, dall’altro, riguarda non solo gli edifici propriamente regionali, ma tutti gli enti pubblici che fanno capo alla regione Friuli Venezia Giulia. Ciò significa che Pro Loco, Comuni, Protezione Civile ed enti pubblici di varia natura potranno avvalersi della convenzione firmata dalla Regione semplificando così procedure ed ottimizzando i costi di gestione della sicurezza. Si parla di numeri di personale e di ore notevoli se si pensa che nel 2016, solo con i siti regionali delle 4 province, sono state erogate 111.000 ore di sorveglianza per circa 55 addetti: 72 mila a Trieste, 26 mila a Udine, 7 mila a Pordenone e 6 mila a Gorizia.

La base d'asta era di 25 milioni di euro 
Per quanto riguarda il valore economico, a partire da una base d’asta complessiva di 25 milioni di euro in 3 anni (18 per il lotto Trieste e Gorizia, 7 per il lotto Udine e Pordenone), i valori  teorici  di aggiudicazione sono di 15.000.000 di euro per Trieste e Gorizia, 6.100.000 per Udine e Pordenone per un totale di euro 21.100.000 in 3 anni. La gara che si basava sull’offerta economica più vantaggiosa, dava un punteggio all’offerta tecnica e a quella economica. La Ati di Corpo Vigili Notturni si era aggiudicata la gara con un notevole distacco sulla parte tecnica con un punteggio di 53,38 contro i 35,82 della ricorrente per arrivare a un punteggio totale di gara di 85,775 per la prima contro i 73,615 punti della seconda. 

Il commento
«Siamo molto soddisfatti dell’esito pubblicato dal Tar regionale e ringrazio lo studio Legale Ponti di Udine nella persona dell’avvocato Luca De Pauli che ci ha seguito – commenta Daniele Zorzi, amministratore unico di Corpo Vigili Notturni – speriamo che si sblocchi velocemente l’iter per la firma del contratto e per l’inizio del servizio.  Negli ultimi mesi, a fronte dell’aggiudicazione della gara nell’ottobre scorso, abbiamo assunto 10 persone in modo che fossero debitamente formate e preparate per quello che doveva essere l’inizio dell’incarico previsto per l’1 aprile 2017. Il ricorso ha ovviamente allungato i tempi e di conseguenza i costi di personale che abbiamo dovuto sostenere».