29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Caso vaccini simulati

Avviso di garanzia per Emanuela Petrillo

Oltre ai risvolti penali della vicenda, le aziende sanitarie di Friuli e Treviso intendono chiederle un risarcimento danni superiore al milione di euro

FVG - E' indagata anche per falso e peculato, oltre che per omissione in atti d'ufficio, Emanuela Petrillo, l'assistente sanitaria di Treviso sospettata di non aver somministrato le regolari dosi di farmaco nelle sedute di vaccinazioni previste per alcune centinaia di bambini nel trevigiano e al centro di una analoga vicenda anche per il periodo in cui ha prestato servizio in Friuli.

Lo ha confermato il suo legale, Paolo Salandin, precisando che a oggi la sua assistita è indagata solo dalla Procura della Repubblica di Treviso. «Il peculato è il reato più grave - ha commentato il legale - ma anche il più difficile da dimostrare anche perché se consiste nell'asportazione delle fiale di farmaco dalle disponibilità dell'azienda sanitaria, non si capisce per quale ragione la mia cliente abbia dovuto farlo».

Per ora la donna ha preso qualche giorno di ferie e quindi non è al lavoro. Oltre ai problemi giudiziari in cui rischia di incappare, ora ci sono anche le azioni civili da parte della aziende sanitarie, con la possibile richiesta di risarcimento danni per oltre 1 milione di euro.