26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
L'intervento

La minoranza esulta sul caso 'Dacia Arena': "Adesso quelle insegne vanno rimosse"

Il consigliere Tanzi (Fi): "Della questione c’è ne eravamo accorti per primi: l’imponente scritta sulle due curve, di notevole impatto visivo, aveva sin da subito destato sospetti"

UDINE«La sentenza del Consiglio di Stato non lascia dubbi interpretativi, adesso si spera di aver messo la parola fine al contenzioso». A dirlo è Vincenzo Tanzi, consigliere di Forza Italia in Comune a Udine, tra i primi ad aver sollevato la questione delle scritte 'Dacia Arena' all'esterno dello stadio Friuli. 

«Su tutta la faccenda - aggiunge - esprimiamo piena soddisfazione. Da parte nostra non avevamo avuto mai dubbi, né sul piano tecnico-amministrativo né quello normativo. Della questione c’è ne eravamo accorti per primi: l’imponente scritta sulle due curve, di notevole impatto visivo, aveva sin da subito destato sospetti. Eravamo a conoscenza che non c’era stata nessuna autorizzazione preventiva e siamo intervenuti immediatamente chiedendo delucidazioni all’amministrazione comunale». Una querelle cominciata lo scorso 23 gennaio, con un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione e una denuncia per scritte abusive presentata alla Polizia locale. «In ogni sede - continua Tanzi - abbiamo sempre sostenuto che quelle scritte non erano conformi al Codice della Strada e al Regolamento Edilizio di Udine. Con la sentenza del Consiglio di Stato, possiamo ritenere che questa è una vittoria doppiamente qualificante sia sul piano politico sia su quello prettamente amministrativo».

Tanzi si dice stupito dalle parole del sindaco Honsell: «Ci stupisce la dichiarazione del sindaco Honsell, come se fosse un suo risultato ottenuto dalla sua solerzia nell’intervenire. La verità e che solo dopo i nostri interventi sia in Consiglio comunale sia sulla stampa, e la denuncia, gli uffici di palazzo d’Aronco, hanno preso atto diffidando l’Udinese Calcio. Honsell né politicamente né amministrativamente si è fatto sentire, anzi ha sempre cercato di stigmatizzare qualunque fatto legato al cambio di denominazione e alla comparsa delle scritte. Adesso quelle insegne vanno rimosse - conclude - siamo convinti anche che si possa ritenere un danno erariale nei confronti del Comune, in quanto non è stata mai pagata la tassa di pubblicitàHonsell si attivi immediatamente anche su questo fronte, altrimenti invieremo tutti gli atti a nostra disposizione alla Corte dei Conti, affinché anche sul piano amministrativo i giudici contabili facciano chiarezza per sanare e sanzionare l'indebita installazione delle insegne Dacia Arena con annesso logo della nota casa automobilistica».