28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
'Diamo un taglio alla sete'

Solidarietà: Nimis, l'enologia a sostegno delle opere missionarie

L'iniziativa di solidarietà è nata undici anni fa grazie a un gruppo di enologi diplomati all'Istituto Agrario di Cividale e finalizzata a sostenere i progetti del missionario friulano fratel Dario Laurencig, che opera da 40 anni nella regione del Turkana (Kenya) e in altri paesi africani (Uganda e Sud Sudan)

UDINE - Oltre 1500 persone hanno partecipato domenica 7 maggio a Nimis alla grande festa per l'imbottigliamento del vino intitolata 'Diamo un taglio alla sete', l'iniziativa di solidarietà nata undici anni fa grazie a un gruppo di enologi diplomati all'Istituto Agrario di Cividale e finalizzata a sostenere i progetti del missionario friulano fratel Dario Laurencig, che opera da 40 anni nell'arida regione del Turkana (Kenya) e in altri paesi africani (Uganda e Sud Sudan).

 

«Una giornata - ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agricole del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli, presente all'iniziativa - che tiene splendidamente insieme molte eccellenze della nostra regione e non solo: la capacità formativa in agricoltura delle nostre scuole e dell'università, l'amore per il territorio ed i suoi prodotti, la generosità di imprese, associazioni e singoli cittadini ed infine ovviamente la solidarietà che unisce tutto questo grande impegno».

La manifestazione, che ha registrato la partecipazione di un pubblico di tutte le età, ha potuto contare sull'apporto di 120 volontari (tra cui una quarantina tra allievi e docenti del Civiform di Cividale del Friuli). A completare il quadro una colonna sonora per tutti i gusti grazie all'intervento, tra gli altri, del gruppo di ottoni de Gli Splumats, dei gruppi corali Sand of Gospel di Lignano Sabbiadoro e St. Lucy Gospel Choir di Prata di Pordenone, degli Yerba Project e degli Estaciòn Sur.
Anche quest'anno è stato possibile imbottigliare (in totale, tra bianco e rosso) 3.200 bottiglie che verranno distribuite in cambio di offerte destinate alle opere di fratel Dario Laurencig.
Da evidenziare che il prodotto è 'a costo zero'. Oltre al vino, infatti, alcuni generosi supporters hanno offerto tutto l'occorrente: bottiglie, tappi, capsule, etichette, scatole e cassette, compreso il confezionamento effettuato come da tradizione dall'unità mobile del centro di riferimento enologico di Giuseppe Lipari.

E proprio Lipari (un benemerito della vitivinicoltura friulana, che nel 1976 ha creato per primo in Italia un impianto mobile di imbottigliamento) ha ricevuto una speciale bottiglia commemorativa che gli è stata consegnata da Alessandro De Marchi, il campione di ciclismo denominato 'il rosso di Buia', il quale ha accolto con entusiasmo il ruolo di 'testimonial' dell'associazione (nata lo scorso anno) 'Diamo un taglio alla sete Fvg onlus'. Un'altra bottiglia speciale è stata consegnata a Luciana Bon, vedova di Marco Zilio, l'imprenditore di Corno di Rosazzo deceduto a seguito di un incidente nel dicembre scorso. Insieme all'amico Carlo Natali, nel 2015 Zilio si era recato in Kenya, realizzando un filmato che è una appassionata testimonianza delle attività (pozzi e non solo) svolte da Fratel Dario a favore delle popolazione del Turkana.
Alla buona riuscita della festa - che dopo tanti anni può ormai contare su un'organizzazione più che collaudata - hanno contribuito tra gli altri gli alpini dei gruppi Ana di Tricesimo e di Nimis e i volontari della Croce Rossa Italiana (sezione di Tarcento).

Per informazioni su come poter trovare le bottiglie di 'Diamo un taglio alla sete' edizione 2017 e partecipare così all'iniziativa di solidarietà si può visitare il sito Internet www.diamountaglioallasete.org.