28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
La proposta

Novelli (Fi) chiede alla Regione l'introduzione di un bonus nascite

Per il consigliere regionale necessario uno 'sforzo' per coprire almeno i primi tre anni di vita del bambino. "E' necessario dare un aiuto alle famiglie che si trovano sempre più in difficoltà economiche"

FVG - «La Regione Fvg introduca un bonus nascita che viaggi in parallelo con il bonus mamme previsto a livello nazionale, per dare risposta alle moltissime richieste che sono arrivate in questi giorni per l'aiuto dell'Inps e cercare di sostenere la natalità». A lanciare la proposta è il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli a seguito dei dati sul boom di domande in Fvg per il bonus mamme.

«Come si apprende dalla stampa - rileva Novelli - in Fvg negli ultimi sette giorni sono state presentate quasi 1.800 domande per gli 800 euro del bonus mamme. Una cifra record se consideriamo che la nostra è una delle regioni più piccole d'Italia, peraltro al penultimo posto (dopo la Liguria) per numero di nascite»«Un segnale che c'è un gran bisogno di questo tipo di aiuti economici per incentivare le nascite e dare così un aiuto alle famiglie che si trovano sempre più in difficoltà economiche. Con la soppressione del bonus bebè da parte della giunta Serracchiani, infatti, le nostre famiglie si sono trovate senza questa importante risorsa per sostenere la nascita e la crescita dei figli. Sappiamo tutti benissimo quanto può costare un neonato tra carrozzine, latte, pannolini, asili nido».

«Finalmente - prosegue l'esponente di Forza Italia - un primo passo in questo senso è stato fatto dal Governo nazionale con il bonus mamme. Questo, però, non basta e sarebbe il caso che anche la Regione facesse la sua parte, con la predisposizione di misure che tutelino le nascite e favoriscano la maternit໫Quando ho posto il problema alla Giunta mi è stato risposto che non c'è bisogno di un provvedimento di questo tipo, dato che c'è già la misura nazionale. Io sono, invece, fermamente convinto che un aiuto in più non guasta mai. E non mi si venga a dire che non si può fare, perché le misure sul reddito d'inclusione dimostrano esattamente il contrario, in quanto per quest'ultima la norma nazionale si somma a quella regionale»«Credo che sia necessario fare uno sforzo in questo senso - conclude Novelli - magari pensando a interventi più strutturali che coprano almeno i primi tre anni di vita del bambino. Nonostante le continue sollecitazioni fatte alla giunta per intervenire su questo problema e le continue rassicurazioni ricevute, a oggi tutto tace».