29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
L'intervento

Per Confartigianato "pompe funebri e marmisti sono incompatibili"

Il presidente regionale di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, esprime “soddisfazione”, seppure con qualche riserva. "Si poteva fare qualcosa di più", aggiunge

FVG - Il presidente regionale di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, esprime «soddisfazione», seppure con qualche riserva (per il di più che si poteva prevedere e che non si è previsto) per l’approvazione delle modifiche appartate dal Consiglio regionale alla legge regionale in materia funeraria. «In sede di audizione avevamo avanzato le nostre osservazioni e necessità – spiega Tilatti – soprattutto volte a eliminare il lavoro irregolare nei cimiteri e a fare chiarezza su chi può fare che cosa»

In particolare, l’obiettivo, raggiunto, era quello di distinguere le mission aziendali, «in maniera che chi si occupa di gestione cimiteriali non abbia anche le onoranze funebri o faccia contemporaneamente il marmista – specifica Tilatti -. E ciò perché è evidente che chi opera in cimitero, e deve per legge avere il proprio nominativo esposto all’ingresso del cimitero, poteva contare su un chiaro vantaggio competitivo nel caso in cui gestisse anche gli altri due servizi»

Nel corso del dibattito in Aula, «è stato accolto l’emendamento che inserisce l’obbligo di riconoscimento per chi opera all'interno dei cimiteri e si è prevista l’incompatibilità fra questi e chi opera come pompe funebri e marmisti».  Si tratta, sottolinea Tilatti, di una materia che interessa oltre 200 aziende in Friuli Venezia Giulia, 42 dedite alle pompe funebri (quelle esistenti sono tutte artigiane) e circa 163 all’attività di marmista. 
I miglioramenti possibili secondo Confartigianato Fvg, però, non sono finiti. Sono almeno due gli aspetti su cui gli artigiani continueranno a chiedere modifiche: «La incompatibilità anche tra pompe funebri e marmisti – elenca Tilatti – e l’abrogazione della possibilità dei Comuni di agire come pompe funebri, utilizzando proprio personale».