28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
La decisione

Elettrodotto: la Regione si fa garante per le opere di compensazione

La proposta dell'assessore Vito è di far sottoscrivere una convenzione con la Regione che si assume l'impegno di interpretare un ruolo attivo nella realizzazione delle opere di compensazione anche per i Comuni ricorrenti

UDINE - «Una convenzione da sottoscrivere direttamente con la Regione, la quale si assume l'impegno di interpretare un ruolo attivo nella realizzazione delle opere di compensazione, dando in questo modo l'opportunità ai Comuni ricorrenti di non perdere le risorse». Questo il concetto espresso a Udine, dall'assessore regionale all'Ambiente ed energia, Sara Vito, nel corso dell'incontro che ha visti riuniti i sindaci dei Comuni sul cui territorio insisterà il nuovo elettrodotto a 380 KV e i rappresentanti della società Terna.
Nel dettaglio la convenzione verrà inviata nei prossimi giorni alle amministrazioni comunali interessate le quali avranno 60 giorni di tempo per decidere se sottoscrivere o meno l'accordo.

L'assessore ha ribadito il ruolo della Regione, «che non intende entrare nel merito delle legittime decisioni dei singoli Comuni, ma che ha sempre favorito il dialogo con le amministrazioni locali su quelle che erano le richieste in ordine alle compensazioni ambientali legate alla realizzazione dell'elettrodotto». Questa formula, che individua la Regione e non la società Terna quale soggetto contraente per le opere di compensazione, come ha sottolineato l'assessore, rappresenta un caso unico in Italia, a dimostrazione degli sforzi compiuti per venire incontro alle esigenze di tutti i Comuni. Anche di quelli ricorrenti che altrimenti, come hanno ribadito i rappresentanti di Terna, non potrebbero beneficiare delle misure di compensazione e di riequilibrio ambientale. In pratica la Regione si propone di gestire direttamente la realizzazione delle opere, individuando d'intesa con gli stessi Comuni che scegliessero questa opzione i progetti più idonei all'interno di un percorso di piena condivisione.

Dando atto alla Regione dello sforzo compiuto, il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, ha parlato di un'opportunità importante che «ci permette di conservare risorse che altrimenti resterebbero a Terna». Il punto da approfondire, secondo Martines, adesso è quello legato solo alla tempistica imposta da Terna e quindi l'obiettivo dovrà essere quello di rivedere attraverso la Regione questi termini con la società.
A tal proposito infatti Terna ha affermato che la sottoscrizione delle convenzioni fra i singoli Comuni e la stessa società prevede necessariamente che l'opera sia accettata e quindi non ci siano ricorsi pendenti. Quindi, rispetto ai termini previsti dalla convenzione quadro, secondo Terna non è possibile attendere gli esiti della giustizia amministrativa.
Oltre all'assessore Vito e al sindaco Martines, erano presenti alla riunione, tra gli altri, i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Basiliano, Campolongo Tapogliano, Lestizza, Mortegliano, Pasian di Prato, Pavia di Udine, San Vito al Torre e Santa Maria la Longa.