28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
L'intervento

Legge elettorale: le tre proposte di modifica dei Cittadini

Come ha spiegato il capogruppo pietro Paviotti, l'obiettivo del testo è "limitare le differenze di genere, eliminare ostacoli non più giustificabili e favorire un sano ricambio"

FVG - La V Commissione consiliare ha affrontato la discussione generale sulla riforma della Legge elettorale regionale che si basa sul testo base presentato dal Gruppo Consiliare dei Cittadini. «Ricordiamo - così il capogruppo Pietro Paviotti - che la proposta prevede tre precise modifiche alle norme vigenti, che hanno l'obiettivo di rendere migliore la composizione dell'Aula del Consiglio regionale, limitando differenze, eliminando ostacoli non più giustificabili, favorendo un sano ricambio». In particolare, per limitare la differenza di genere, oggi evidenziata dalla presenza di sole 10 donne su 49 (il 20% circa) nell'Aula consiliare, i Cittadini propongono di inserire la doppia preferenza di genere.

Per rimuovere l'ostacolo alla possibilità di candidarsi dei sindaci, i Cittadini propongono di cancellare la norma che li rende ineleggibili. Per favorire il ricambio dei consiglieri regionali, invece, l'idea è di abbassare da 3 a 2 il limite massimo dei mandati consecutivi. Su queste proposte è stato istituito un Comitato ristretto con la presenza di tutte le forze politiche. «Ebbene, questo Comitato - chiarisce Paviotti - non è stato in grado di affrontare il tema trovando un punto di sintesi e di condivisione. Il centrodestra, Fi in particolare, non ha dichiarato mai la propria posizione sulle tre proposte e le conseguenti intenzioni di voto. Sono favorevoli a equiparare diritti e doveri dei sindaci e dei Consiglieri regionali: eleggibilità e due mandati per tutti? Lo dicano e votino sì alla proposta. Diversamente si tratta semplicemente di fare tatticismi, operare in modo dilatorio e ostruzionista. Il Pd in Comitato ristretto ha invece proposto alcune mediazioni su tutti i temi, proposte che come Gruppo dei Cittadini abbiamo accolto con favore. Dopodiché oggi dobbiamo ancora registrare difficoltà a trovare una posizione completamente condivisa».

A spiegare a che punto è la trattativa è sempre Paviotti: «Sulla doppia preferenza di genere ci siamo e una posizione della maggioranza esiste. Sulla rimozione della ineleggibilità dei sindaci la mediazione trovata e condivisa è quella di non eliminarla per tutti, ma solo per i sindaci con popolazione inferiore a 10.000 abitanti. Resterebbe quindi l'obbligo per i sindaci con popolazione superiore a 10.000 abitanti dimettersi dalla carica ricoperta (sindaco), ma 35 giorni prima del voto e non 90 come adesso. Sulla limitazione da tre a due dei mandati dei consiglieri regionali non vi è ancora una soluzione, nonostante il Gruppo dei Cittadini sia disposto ad accettare la proposta avanzata proprio dal Pd in Comitato ristretto e cioè di far partire questa limitazione non da subito ma dalla prossima legislatura. In questo senso abbiamo anche presentato un emendamento che ci auguriamo possa rappresentare un punto di intesa che, a nostro parere, è serio e ragionevole».