19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Sport

Asu chiude la stagione in positivo e con mole idee per il futuro

L’anno 2016/2017 è stato ricco di iniziative, possibili grazie a un grande lavoro di squadra da parte di tutto lo staff dell’Associazione Sportiva Udinese (circa 40 persone). Partiamo dunque dai numeri. Abbiamo registrato un aumento di circa il 40% delle quote associative. Si parla oramai di oltre 1500 soci in un anno

UDINE – L’anno di attività volge al termine (benché l’Asu di fatto non si fermi mai, viste le molte proposte per i centri estivi) ed è tempo di bilanci. «Difficile fare sintesi. - come spiegato dal direttore generale, Nicola di Benedetto - L’anno 2016/2017 è stato ricco di iniziative, possibili grazie a un grande lavoro di squadra da parte di tutto lo staff dell’Associazione Sportiva Udinese (circa 40 persone). Partiamo dunque dai numeri. – ha proseguito – Abbiamo registrato un aumento di circa il 40% delle quote associative. Si parla oramai di oltre 1500 soci in un anno. Numeri importanti che danno a tutti la giusta spinta per lavorare sempre di più per rispondere alle molte esigenze di tutti i soci e abbonati».

Attività dai 2 anni in su
Tutti, perché Asu offre attività dai 2 anni in su: al primo giugno 2017 erano 210 i piccoli atleti, dai 2 a 5 anni; 625, invece, quelli gli iscritti dai 6 ai 13 anni, parlando solo dei più giovani. Per loro a disposizione lezioni di gioca-ginnastica (con un +31% di iscritti rispetto l’anno precedente), ginnastica ritmica e artistica, scherma, parkour (+32%), con attività studiate in funzione alle esigenze che ciascuna età richiede. Non mancano poi i corsi adulti: fitness, terza età, e ancora scherma, ginnastica, parkour.

Asu e l’agonismo
Le soddisfazioni non sono arrivate solo dai numeri, ma anche dagli atleti che portano il nome di Asu in tutt’Italia e nel mondo: «La ginnastica ritmica è sicuramente l’area che sta portando i migliori risultati sportivi all’Associazione. – spiega Umberto Meroni, vicepresidente di Asu – Melissa Girelli e Alexandra Agiurgiuculese, fanno rispettivamente parte della nazionale italiana junior e senior. Alexandra è anche nel team Italia dal 2016. Da non dimenticare anche le piccolissime stelle come Dragas Tara (anno 2007), vice campionessa italiana nella categoria allieve». Ed è proprio nell’ambito della ginnastica ritmica che quest’anno il centro Asu è stato riconosciuto Polo Tecnico Federale, in Italia in totale ce ne sono 4. «Un risultato per il quale non possiamo che dirci orgogliosi e possibile non solo grazie alle nostre atlete e ai tecnici ma anche alla bellissima struttura realizzata dal Comune di Udine». Passando a un’altra ginnastica, l’artistica femminile, Meroni chiarisce che si tratta di una disciplina «in fase di crescita, dopo un programma di ristrutturazione iniziato due anni fa». Interessanti i risultati della Gam – ginnastica artistica maschile -, ambito nel quale «è importante evidenziare come i ginnasti Carlo Magliocchetti, Enrico Meroni e Francesco Braidot siano inseriti da più anni nella lista dei talenti regionali. La squadra di serie B, inoltre, sta attualmente lottando per conquistarsi la promozione alla Serie A2, mentre Carlo Magliocchetti ha preso l’argento alla finale nazionale gold di specialità junior». Spostandoci nella palestra scherma, «il fioretto, reintrodotto da alcune stagioni, sta crescendo esponenzialmente. L’anno prossimo la squadra maschile disputerà il campionato di B2. Il nucleo del gruppo dei fiorettisti è però rappresentato anche dai più piccoli, tra i quali vanno senz’altro ricordati i risultati di Elisa Perrone (categoria Allieve) capace di conquistare un 3° posto nel Gran Prix di Ancona e Leonardo Triolo che ha portato a casa il 1° posto nella categoria maschietti ai campionati regionali. In quanto alla spada, vanno segnalati i due terzi posti ottenuti da Salvatore Pocchi (Maschietti) e Alessandra Zilli (Allieve) rispettivamente nella prima e nella terza prova interregionale, mentre Leonardo Pitticco (Maschietti) ha conquistato il titolo regionale della categoria».

Asu per il sociale
Ma Asu non è solo ginnastica. Asu è anche attività per le scuole, sport inclusivo e integrato e per persone con disagio. Un’attività sulla quale l’Associazione Sportiva Udinese crede molto: «Sono ormai diversi anni che predisponiamo, grazie alla stretta collaborazione con alcune associazioni del territorio, corsi dedicati a persone con disabilità fisica e intellettiva. Lo scorso 6 maggio, abbiamo organizzato – spiega Alessandro Nutta, presidente di Asu - assieme a Special Olympics Fvg in collaborazione con Csen Fvg, la terza edizione della ‘Giornata dello Sport Integrato’, che si è svolta proprio al nostro Palazzetto di via Lodi. Una giornata di cui siamo rimasti davvero contenti. Il numero dei partecipanti è stato importante, così come i momenti di attività dei ragazzi. Inoltre, - prosegue - abbiamo anche dato la possibilità di utilizzare delle apposite pedane per consentire di provare la scherma a persone che si trovano in carrozzina, un’attività (anche disciplina paraolimpica), che speriamo di introdurre in via definitiva dal prossimo settembre. Inutile dire che ripeteremo l’esperienza anche il prossimo anno e che continueremo nel frattempo ad abbracciare tutte le forme di sport, dall’agonismo a quello inclusivo, così come facciamo da tempo, attraverso un percorso in cui crediamo molto».

Il futuro
Sempre Nutta parla anche del futuro. Dei progetti, delle attività e degli obiettivi che l’Associazione sportiva Udinese si pone. «I centri estivi, attivati già da due anni, fanno parte dei progetti che stiamo sviluppando e vogliamo potenziare, perché danno continuità non solo all’attività agonistica» precisa il presidente. Non è però l’unica attività cui Asu vuole puntare sempre più: «Abbiamo intenzione di elaborare specifici progetti di formazione tecnica che coloro che un domani diverranno insegnati e di farlo qui, a Udine. Detto questo miriamo anche a rafforzare la presenza nelle scuole (già piuttosto importante) attraverso una sempre più stretta collaborazione con gli istituti comprensivi del territorio».

Lo sponsor e il naming
In quest’ottica, dal 2017, dopo quasi 10 anni, Asu gode del supporto anche di due main sponsor: Axpo e Fiditalia, quest’ultima realtà, da maggio 2017, ha anche dato il suo nome al Palazzetto, diventato, quindi, PalaFiditalia. L’Associazione Sportiva Udinese, inoltre, guarda al domani in un’ottica sempre più ampia: «Stiamo anche valutando la fattibilità economica di un eventuale ampliamento del Palazzetto – prosegue Nutta - per poter sviluppare le attività collaterali a quelle istituzionali. I prossimi mesi saranno determinanti per valutare l’entità dell’investimento».