24 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Il racconto

Esami di maturità: la prima prova è andata! Ora sotto con la matematica

"Guardando il film penso a giovedì e alla sfida dell’anno, ovvero quella tra studenti disperati in balia degli eventi contro integrali definiti, equazioni differenziali e matematica applicata alla fisica. E chissà, magari saranno i ragazzi ad avercela vinta stavolta!"

FVG - Non mi sembra vero ma la prima prova è andata! La mattinata non è iniziata con la stessa serenità di martedì, visto che i sogni della notte sono stati a base di esami, tracce improponibili e mostri che mi inseguivano e volevano mangiarmi ma non avevo tempo per scappare perché dovevo finire la prova.  Dopo aver aperto gli occhi e realizzato che io l’esame dovevo ancora effettivamente farlo, mi sono preparata psicologicamente e avviata verso la mia sorte. Emotivamente instabile e preoccupata ho affrontato un’attesa infinita sulle scalinate della scuola insieme ai miei compagni di classe tra abbracci, voci tremolanti e occhi sbarrati. Verso le 8.30 siamo finalmente entrati: il corridoio che porta alla palestra, dove abbiamo svolto la prova, sembrava la lunga e stretta strada che porta al patibolo.

Sei ore di religioso silenzio
Accomodata sul banco ho iniziato a sistemare le mie armi di battaglia: due dizionari, quattro penne una banana e qualche barretta. Magari la principessa guerriera Xena non sarebbe stata fiera di me, ma io mi sentivo comunque abbastanza pronta per affrontare 6 ore di tema. Arrivati i fogli ancora caldi di stampante fremevo dalla voglia di sapere di quale morte sarei morta o quale ancora di salvezza mi avrebbe dato l’occasione di fare un bel tema. La mia scelta è ricaduta sull’articolo di giornale socio-economico riguardante 'Le nuove tecnologie e il lavoro'. La prima ora è stata un susseguirsi di sbuffi, dubbi e occhiate minacciose all’orologio che continuava a fissarmi insistentemente.
Stare in una palestra enorme con 18 banchi è strano, ma ancor di più o è il cosiddetto silenzio assordante che caratterizzava la situazione. 6 ore di puro silenzio, con qualche interruzione per andare in bagno o chiedere al vicino che tema facesse. Copiare in quel luogo è inutile, poiché non appena si inspira un po’ più forte si innescano dei misteriosi meccanismi esoterici che generano un eco eclatante ed interminabile.

La sfida con integrali e derivate
I commissari esterni e interni troneggiavano di fronte a noi in una fila di 6 banchi tra chi scriveva al computer, chi discuteva a bassa voce e chi faceva da spola tra tavoli e porta d’uscita, visto il caldo caraibico in palestra. Al termine delle 6 ore ho consegnato il mio compito abbastanza soddisfatta, sperando in un buon risultato, ma quando sono uscita dalla porta ho realizzato la triste realtà: domani c’è la seconda prova.
Oh Maths, My Maths cosa abbiamo fatto di male per meritarti? Tutti gli studenti del Liceo scientifico sanno che giovedì sarà il vero bagno di sangue. Se col tema si hanno più possibilità di successo, nella seconda prova non si ha via di scampo, tranne la remota possibilità di saper risolvere più di un quesito e circa metà problema per raggiungere quel 10/15 per tentare di salvare la faccia. Lo schema della serata è lo stesso di quello precedente, con la variante 'Notte prima degli esami – Oggi', sempre di Fausto Brizzi e con Nicolas Vaporidis nei panni dello sventurato maturando.
Guardando il film penso a giovedì e alla sfida dell’anno, ovvero quella tra studenti disperati in balia degli eventi contro integrali definiti, equazioni differenziali e matematica applicata alla fisica. E chissà, magari saranno i ragazzi ad avercela vinta stavolta!