19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
rielaborazione Ires Fvg su dati Inps

Meno assunzioni a tempo indeterminato, ma più partite Iva in Fvg

Le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di apprendistato sono in diminuzione (-14,1%, in misura analoga rispetto al dato nazionale pari a -15,6%) così come quelle dei tempi determinati (-2,3%, contro il +2,3% nazionale)

FVG - Nei primi quattro mesi del 2017 il numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato in Friuli Venezia Giulia ha subito una flessione del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da oltre 6.100 a poco meno di 5.900 unità. Lo rileva una rielaborazione Ires Fvg su dati Inps curata dal ricercatore Alessandro Russo. Si tratta di un valore più basso di quelli registrati negli stessi mesi dei due anni precedenti, ma superiore rispetto al 2014, prima cioè che entrassero in vigore il contratto a tutele crescenti e soprattutto gli sgravi contributivi, che hanno avuto un forte impatto sulla domanda di lavoro delle imprese. A partire dal mese di gennaio di quest’anno si è chiuso infatti un biennio caratterizzato da una generosa decontribuzione introdotta nel 2015 a fronte delle assunzioni a tempo indeterminato e delle stabilizzazioni di rapporti a termine. Nel 2016 tale intervento è stato ridotto nell’entità e nella durata, tanto che il numero di assunzioni a tempo indeterminato si era già assestato su valori decisamente meno elevati rispetto al 2015. Si ricorda che i dati in esame riguardano il settore privato, esclusa l’agricoltura e il lavoro domestico. A livello nazionale il calo delle nuove assunzioni a tempo indeterminato nei primi quattro mesi del 2017 è stato pari a -4,5%, in Lazio è arrivato fino a -14,3%.

I contratti a tempo indeterminato
Sempre nel confronto gennaio-aprile 2016-2017 si rileva un aumento del 35,7% del numero di assunzioni a tempo determinato (+24% a livello nazionale), da circa 24.000 a oltre 32.000. Anche le assunzioni in apprendistato hanno segnato una forte ripresa (632 unità in più, pari a +48,7%, ben oltre il +30,6% registrato a livello nazionale) dopo la flessione del 2015; venuti meno gli sgravi contributivi questa tipologia contrattuale è tornata a essere più conveniente per le imprese che intendono assumere giovani lavoratori. Le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di apprendistato sono in diminuzione (-14,1%, in misura analoga rispetto al dato nazionale pari a -15,6%) così come quelle dei tempi determinati (-2,3%, contro il +2,3% nazionale). Il numero delle cessazioni ha registrato una netta crescita (+22,4%), concentrata prevalentemente nell’ambito dei rapporti a termine (+31,8%). La variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni meno cessazioni) risulta negativa e pari a -303 unità in regione, mentre nello stesso periodo dei due anni precedenti i saldi furono in entrambi i casi positivi (rispettivamente +5.069 e +643 unità). In base ai dati attualmente disponibili, dunque, nel primo quadrimestre di quest’anno la forma di occupazione più stabile risulta in diminuzione nella nostra regione, dopo la notevole crescita acquisita nel biennio precedente; tale flessione risulta però compensata dalla forte espansione dei rapporti a termine. A livello nazionale la variazione netta dei contratti a tempo indeterminato nei primi quattro mesi del 2017 risulta invece positiva (+42.669 unità rispetto alle +60.348 del 2016).

La cassa integrazione è tornata ai livelli pre-crisi
A maggio 2017 il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate in Friuli Venezia Giulia è stato pari a poco più di 500.000, portando il totale dei primi 5 mesi dell’anno a quota 2,8 milioni, meno della metà rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-57,8%). Il calo osservato dipende soprattutto dalla dinamica degli interventi straordinari (-65%), ma anche la cassa integrazione ordinaria (-44,6%) e quella in deroga (-56,1%) evidenziano delle sensibili flessioni. A livello territoriale in provincia di Udine si riscontra la flessione più marcata (-71,5%). Anche a livello nazionale nella prima parte del 2017 il numero di ore di cassa integrazione risulta in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-43,1%). Non bisogna comunque dimenticare che i dati relativi alla fruizione delle integrazioni salariali negli ultimi anni sono influenzati dalle modifiche apportate alla fine del 2015. In particolare il d.lgs. 148/2015 (del 14 settembre 2015) ha introdotto importanti novità in materia di integrazioni salariali, in relazione alla durata dei trattamenti, all’ambito di applicazione e ai costi per le aziende.

Nuove aperture di partite Iva in aumento
Nel primo quadrimestre del 2017 in Friuli Venezia Giulia sono state aperte poco più di 3.600 nuove partite Iva, facendo registrare un incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 (+4%, superiore alla media nazionale, +1,5%). A livello territoriale spicca il risultato di Gorizia (+20%) mentre nella provincia di Udine si rileva una sostanziale stabilità; Pordenone e Trieste fanno registrare degli incrementi contenuti.
Si ricorda infine che i dati statistici relativi all’apertura delle nuove partite Iva di imprese e professionisti sono quelli comunicati all’Amministrazione Finanziaria e memorizzati nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria.