27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Carroccio in piazza

I leghisti friulani si ricompattano a Roma

Centinaia di militanti del Fvg hanno raggiunto la Capitale in bus, treno e auto. Entusiasti Pittoni e Ciani, convinti che sia nata la vera alternativa a Renzi

UDINE - Hanno raggiunto Roma con ogni mezzo: treno, bus auto, furgoni. Qualche centinaia, qualcuno dice sfiorassero addirittura il migliaio: fatto sta  che la Lega del Friuli ha risposto presente alla chiamata di Matteo Salvini. Vecchie e nuove generazioni del Carroccio nostrano hanno partecipato alla manifestazione (pacifica) in piazza del Popolo per dire no al governo Renzi. Tanto l’entusiasmo del militanti friulani, che hanno avuto modo di ricompattarsi facendosi trascinare dai discorsi e dalle invettive del loro leader federale. Dimenticati i malumori, gli scandali, le divisioni, il popolo padano ha ricominciato a credere nel cambiamento urlato dal palco di piazza del Popolo da Salvini. A Roma, tra i leader friulani, c’erano il segretario nazionale Massimiliano Fedriga, uno dei suoi vice Alessandro Ciani, l’ex senatore Mario Pittoni.

PITTONI E IL TRICOLORE - «Non è la prima volta che partecipo a manifestazioni di piazza - ha commentato Pittoni, tra quelli che hanno raggiunto la Capitale in bus - però in quest’occasione sono rimasto colpito dalla presenza di moltissime bandiere Tricolori accanto a quelle della Lega Nord e delle diverse Regioni. Un segno tangibile della nuova politica del Carroccio. Lo stesso Salvini - ha aggiunto - ha sottolineato come la ricchezza più importante del Belpaese sia rappresentata dalle sue diversità, da nord a sud, e che sia indispensabile valorizzarle e tutelarle, non schiacciarle come sta tentando di fare questo governo». Pittoni ha apprezzato il discorso del segretario federale, soprattutto per i tanti riferimenti alla storia del Friuli Venezia Giulia, ma non solo: «Parlando di scuola - ha ricordato l’ex senatore friulano, referente federale per l'istruzione - Salvini ha rimarcato come sia giunta l’ora di insegnare in classe cos’è stato il genocidio delle foibe e che cosa è accaduto con la diga del Vajont, oltre che di far leggere gli scritti di Oriana Fallaci. Si è trattato di messaggi di grande improtanza».

CIANI ENTUSIASTA - Il vicesegretario nazionale Ciani, invece, a Roma ci è andato in macchina. Raggiunto al telefono sulla via del ritorno, ha dimostrato un grande entusiasmo per quanto vissuto poche ore prima in piazza del Popolo. «A Roma oggi è nato uno schieramento alternativo a Renzi - ha affermato Ciani -. L’organizzazione è stata perfetta, tutto è andato per il meglio e ho visto una piazza pienissima. Sono eventi del genere che contribuiscono a rinnovare l’entusiasmo dei militanti leghisti».

LEGA VERDE SCURO - Con l’avvicinamento della Lega a CasaPound e a Fratelli d’Italia (ufficializzato proprio in piazza del Popolo) il Carroccio da verde brillante è diventato verde scuro. Vedremo se questa svolta a destra (nonostante lo stesso Salvini abbia rigettato la visione storica della politica di destra e di sinistra) saprà convincere non solo i vertici o i militanti «duri e puri», ma anche il popolo friulano, quella base udinese e pordenonese che in passato ha sancito il successo della Lega in regione. La risposta potrà arrivare solo dai prossimi appuntamenti elettorali.