A Tavagnacco sequestrati 7 chili di cocaina

UDINE - Il Friuli era solo una tappa del suo viaggio. La droga non era destinata al mercato locale. I  carabinieri della Compagnia di Udine e della stazione di Feletto Umberto, però, sono comunque riusciti a intercettare il carico, scoprendo sette chili di cocaina (pura all’80%) nascosti in una sorta di doppiofondo di un furgone. L’operazione è avvenuta il 3 marzo a Tavagnacco, grazie a un’indagine avviata a gennaio, ma se ne è avuta conoscenza solo giovedì.

ARRESTATO UN MOLDAVO - Alla guida del mezzo fermato, c’era un cittadino moldavo incensurato di 40 anni, residente a Francoforte, ma con passaporto israeliano. L’uomo, Vadim Ianishevski, è stato arrestato con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Se fosse stata venduta, la cocaina (custodita in sacchetti di cellophane contornati da pacchi di caffè per sviare l’eventuale intervento dei cani) avrebbe fruttato circa 300 mila euro.

IL NASCONDIGLIO DELLA COCAINA - A colpire gli investigatori, come hanno spiegato in conferenza stampa il capitano Alberto Graná e il maresciallo Alessandro Campagnolo, è stato soprattutto il meccanismo che consentiva, a seconda delle esigenze, di tenere nascosto o di portare alla luce il vano dove si trovavano i panetti di cocaina. Proprio per questo non è stato semplice rinvenire il doppiofondo all’interno del furgone, un Volkswagen Transponder, ed è stato necessario rimuovere una parte del mezzo con la flex.

L’INDAGINE - L'attività di indagine è stata avviata all'inizio del 2015 grazie a una serie di informazioni confidenziali ritenute attendibili dai carabinieri. Si trattava di segnalazioni relative a movimenti di furgoni e auto con targhe straniere nelle zone di parcheggio adiacenti al casello autostradale di Udine nord e alla tangenziale ovest, non lontano dal Terminal Nord.