20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Centro Studi ImpresaLavoro

Un gioco dell’oca per raccontare le difficoltà del fare impresa

Massimo Blasoni riassume in 28 caselle come sia complicata la vita degli imprenditori in Italia, che ogni giorno si trovano sul proprio cammino decine di ostacoli. Alla fine, il rischio che si corre, è di finire arrosto

UDINE – La fantasia di certo non gli manca. Così come la voglia di ritagliarsi uno spazio a livello nazionale, nella politica che conta, dopo aver fallito l’aggancio con il treno verso Roma nel 2013 (qualcuno direbbe che, da quel treno, l’hanno fatto scendere con la forza alcuni dei suoi colleghi pidiellini di allora). Massimo Blasoni, imprenditore udinese e vicecoordinatore vicario di Forza Italia Fvg, da tempo sta portando avanti una battaglia contro il governo Renzi, che lo vede in prima linea nel mettere in evidenza le difficoltà del fare impresa in Italia. Non a caso ha dato vita a un Centro studi, ImpresaLavoro, grazie al quale si propone sui media nazionali presentando indagini e studi dal taglio economico.

IL GIOCO DELL’OCA - L’ultima invenzione di Blasoni e del suo staff è un gioco apparso sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali, chiamato ‘Ti piace perdere facile? Tasse e burocrazia: un gioco dell'oca in cui vince sempre lo Stato’. Lo schema proposto è, in effetti, quello di un inedito gioco dell'oca (con il pennuto che alla fine della partita finisce arrosto), nel quale ciascuna casella descrive una condizione di particolare svantaggio per quanti decidono di fare impresa in Italia.
Si parte dalla casella 1 (‘In Italia recuperare un credito è più difficile che in Grecia e Romania. Il tempo medio di incasso supera i 100 giorni, ben distante dagli standard definiti dalla direttiva europea’) per arrivare infine alla casella 28, che descrive il costosissimo e sbilanciato contenzioso tributario con l'Agenzia delle Entrate in cui si viene a trovare chi non riesce a giustificare, nell’arco di due settimane, tutti i movimenti bancari effettuati dalla propria azienda negli ultimi cinque anni.

LE DIFFICOLTÀ DELLE IMPRESE - Tra gli altri temi trattati nel gioco vi sono anche la crisi del settore edile e i tempi lunghissimi per ottenere un permesso di costruzione, la stretta creditizia nei confronti delle imprese e delle famiglie, la mancata riscossione dei crediti nei confronti della Pubblica amministrazione, l'inefficienza del nostro mercato del lavoro nonché i costi sostenuti dalle imprese per il pagamento delle imposte. «Fare impresa in Italia – dichiara Massimo Blasoni – non significa soltanto assumersi i rischi connessi al libero mercato ma soprattutto doversi misurare con una burocrazia asfissiante e una tassazione eccessiva, che mortificano il lavoro e contribuiscono al declino economico del nostro Paese. Per questo – aggiunge il fondatore di ImpresaLavoro – abbiamo deciso di ricordare, con un gioco che strappi almeno un sorriso amaro, i tanti ostacoli che decine di migliaia di imprenditori trovano ogni giorno sul proprio cammino. Di perdere facile con i nostri competitor europei non abbiamo più alcuna voglia».