20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Sabato 21 e domenica 22 marzo

La Repubblica delle Idee sbarca a Udine

Il festival, giunto alla sua quarta edizione, arriva in città. A confrontarsi il gotha del giornalismo italiano e non solo (De Mauro, Gatti, Rumiz, Cacciari, Sofri per citarne alcuni). Tra i temi trattati, quello dell’incontro-scontro fra diverse culture

UDINE - Meno tre. Il conto alla rovescia è iniziato. «La Repubblica delle Idee» sta per sbarcare in città. Sabato 21 e domenica 22 marzo Udine sarà luogo di incontro, di dibattito, di analisi. Il festival, giunto alla sua quarta edizione, (dopo Bologna, Firenze e Napoli, con anteprime a Torino, Bari, Venezia-Mestre, Milano, Palermo e Reggio Emilia e dopo i Next di Matera, Lecce, Cagliari, Perugia, Siena e Ravenna) tratterà i temi più scottanti dell'attualità. A pochi mesi dagli attentati di Parigi e Copenaghen, che hanno scosso l'intera Europa, gli ospiti s'interrogheranno sullo scontro fra differenti culture, come quella occidentale e quella islamica, forse solo apparentemente inconciliabili. Il titolo della due giorni sarà «La libertà di tutti. Culture diverse, un presente comune». Tra i protagonisti della due giorni ci saranno, solo per citarne alcuni, De Mauro, Gatti, Rumiz, Cacciari, Sofri.

LA CITTÀ SI ANIMA - La kermesse ha scelto per i suoi dibattiti quello che ormai possiamo definire luogo-simbolo del confronto culturale in città: l'ex chiesa di San Francesco (largo Ospedale Vecchio). L’ingresso agli incontri di sabato e domenica sarà libero fino all'esaurimento dei posti. Possibile anche prenotare il proprio posto visitando il sito internet di Repubblica. Ma «La Repubblica delle Idee» è di più. L'organizzazione ha infatti scelto di allestire delle mostre: «Prima pagina», che propone una selezione di alcune delle prime pagine storiche del quotidiano e «Il mondo di Repubblica», una sintesi storica delle testate e dei supplementi sorti sulla scia della nota testata. La grande R in vetroresina (alta 12 metri, larga 9 e profonda 3 e mezzo), simbolo della manifestazione, sarà invece illuminata nella centralissima piazza Libertà. Molte anche le esposizioni in organizzate dai siti museali del Comune, che fanno da ulteriore cornice alla manifestazione: «Un’idea di pittura. Astrazione analitica in Italia 1972-1976» a Casa Cavazzini; da «Rebus Caravaggio. Il San Francesco che riceve le stigmate di Udine» alla Galleria d’arte antica e da «Nuovi luoghi comuni» che ha aperto i battenti ieri alla «Tina Modotti». (Per informazioni sulle visite guidate, cliccate qui).

IL GOTHA DEL GIORNALISMO ITALIANO E NON SOLO - Molti gli ospiti invitati. Sul palco della chiesa di San Francesco, si incontreranno nomi illustri del panorama nazionale e non solo. Dal direttore di «La Repubblica», Ezio Mauro, come di consueto padrone di casa, all'editore Carlo De Benedetti. In città saranno ospitati anche i filosofi Tzvetan Todorov e Massimo Cacciari, già sindaco di Venezia. E ancora, Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, la scrittrice Jhumpa Lahiri, i giornalisti Bernardo Valli, Fabrizio Gatti, Paolo Rumiz e Riccardo Luna, Luca Fraioli, Gregorio Botta, Daniele Mastrogiacomo, Massimo Vincenzi, Francesca Caferri, Simonetta Fiori, Stefania Di Lellis, il sociologo Renzo Guolo, il drammaturgo e attore Moni Ovadia. Presente anche il direttore del Messaggero Veneto Tommaso Cerno.

IL CUORE DELLA CULTURA PER DUE GIORNI - Udine sarà quindi per l'intero weekend immersa nella cultura. Una terra di frontiera, storicamente crocevia di popoli, culture, religioni differenti, che diviene palcoscenico (per l'occasione, ma non solo) sul quale affrontare la realtà più attuale. Un centro unico di scambio d'idee.

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