29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Caos causato dalla legge Fornero

In provincia di Udine arretrati e rivalutazioni per 54 mila pensionati

I calcoli dello Spi-Cgil. Ezio Medeot: «Nessun bonus, ma solo un risarcimento parziale». Sulla vicenda regna comunque una grande confusione che non aiuta a capire nel dettaglio gli importi che saranno assegnati

UDINE - Sono quasi 130 mila i pensionati del Friuli Venezia Giulia che il 1° agosto riceveranno gli assegni annunciati dal Governo come parziale restituzione della mancata rivalutazione nel biennio 2012-2013, 54 mila dei quali risiedono in provincia di Udine. A fornire il dato, che tiene conto anche di circa 6 mila trattamenti già parzialmente rivalutati negli anni in questione, è Ezio Medeot, segretario regionale dello Spi del Friuli Venezia Giulia.

Restituzione parziale
Quanto agli importi degli arretrati, le anticipazioni fornire lunedì dal presidente del Consiglio Renzi e dal ministro dell’economia Padoan, non consentono di comprendere nel dettaglio quali siano i criteri applicati. «Ciò che è certo – spiega Medeot – è che gli arretrati, e soprattutto la rivalutazione degli assegni annunciati dal Governo, saranno sensibilmente inferiori a quanto maturato dai pensionati. Quello di agosto, presentato come un bonus, è in realtà un risarcimento parziale, con percentuali di restituzione che sembrano assestarsi sull’80% nella fascia 1.500-2.000 euro, per scendere al 55% nella fascia 2.000-2.500 euro e al 40% tra i 2.500 e i 3.000 euro».

Aumenti negati
«Applicando retroattivamente i criteri reintrodotti nel 2014 – rimarca ancora il segretario regionale dello Spi – il riallineamento da riconoscere dall’inizio di quest’anno sarebbe di circa 80 euro mensili lordi, circa 60 netti, per una pensione di 1.750 euro lordi. Il Governo, invece, ha parlato di 15 euro netti mensili, importo che andrà a scalare progressivamente a 8 e 5 euro per le pensioni più alte. È evidente, pertanto, che su questo versante siamo di fronte a un’ipotesi di rivalutazione poco più che simbolica. Attendiamo quindi un confronto di merito con il Governo per comprendere meglio come verrà tutelato il potere di acquisto dei pensionati, sia rispetto alle rivalutazioni pregresse sia a partire dal 2016».

I numeri
Gli interessati in provincia di Udine, in base ai dati del casellario centrale Inps sono rispettivamente tra 30 e 31.000 mila nella fascia 3-4 volte la minima (1.400-1.900 euro lordi nel biennio 2012-2013), 16 mila nello scaglione immediatamente superiore (1.900-2.400 euro) e dai 7 mila ai 7.500 mila nella fascia 2.400-2.900 euro, l’ultima interessata dal provvedimento del Governo, che ha invece escluso i trattamenti superiori a 6 volte l’importo minimo (oltre i 2.900 euro).