25 aprile 2024
Aggiornato 21:30
La ricorrenza

In 10 mila a Udine per celebrare l’inizio della Grande Guerra

Ricordato il sacrificio di migliaia di uomini nella difesa della Patria. La pioggia non ha rovinato la festa organizza nel capoluogo friulano da Assoarma, alla quale hanno partecipato delegazioni da tutta Italia. Tra le autorità presenti, anche il sotosegretario alla Difesa Rossi

UDINE – Oltre 10 mila militari in congedo hanno sfilato per le vie di Udine per celebrare il centenario della Grande Guerra, chiamati a raccolta da Assoarma, che proprio nel capoluogo friulano ha organizzato il 4.o Raduno nazionale. Il tutto sotto una pioggia battente, che non riuscita a rovinare la festa delle oltre 40 associazioni d’armi giunte in Friuli da tutta Italia. Una terra scelta non a caso da Assoarma, visto che a pochi chilometri da Udine, a Fagagna, da Villa Volpe, sede del Comando supremo dell'Esercito italiano, il 24 maggio 1915 venne diramato il segnale di avvio delle operazioni belliche.

Le parole delle istituzioni
La cerimonia è iniziata in piazza Primo Maggio con lo schieramento dei reparti e delle rappresentanze e l'arrivo delle autorità. Presenti, tra gli altri, il Sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, il Prefetto di Udine, Provvidenza Delfina Raimondo, il comandante delle Forze Operative terrestri generale corpo d'armata Alberto Primicerj, il presidente nazionale di Assoarma, Mario Buscemi, il comandante Interregionale Carabinieri Vittorio Veneto di Padova, generale corpo d'armata Antonio Ricciardi, la Medaglia d'Oro al valor militare Paola Del Din, il vice presidente della Regione Fvg Sergio Bolzonello con il vicepresidente del Consiglio, Franco Jacop, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, il sindaco di Udine Furio Honsell.
«Il Friuli Venezia Giulia - ha affermato Bolzonello - stato, nel suo insieme e simbolicamente, purtroppo la capitale della Grande Guerra: un compendio d'Europa allora nel suo senso peggiore, per i fronti che lo attraversavano, per le forze che si contrapponevano. Commemorare degnamente questa ricorrenza, ricordare le centinaia di migliaia di morti che questa guerra ha causato, ricordare alle giovani generazioni il senso del coraggio e l'orrore della morte».

Friuli terra di caserme
Le diverse autorità hanno posto l’accento sull’importanza di concetti quali pace, sacrificio, Patria e Tricoplore. Il vicepresidente Bolzonello e il presidente Iacop hanno voluto ricordare come la regione abbia per decenni ospitato insediamenti e caserme che negli anni hanno visto succedersi generazioni di soldati, prima di leva e oggi di professione. Una presenza «vissuta bene dalle nostre popolazioni, che hanno saputo convivere al meglio con i militari stessi, fonti di prosperità per i nostri territori, non solo economica ma anche culturale».
A rendere unica la cerimonia il sorvolo, su piazza Primo Maggio, di tre aeroplani storici della Prima guerra mondiale che, sfidando le intemperie, hanno colorato il cielo grigio con i fumi tricolore.