29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
A rischio 114 posti di lavoro in Fvg

Crisi Mercatone Uno: il Movimento 5 Stelle striglia la Regione

Il portavoce dei grillini in Consiglio regionale, Sergo, parla di “teatrino dell’incertezza” riferendosi al destino del punto vendita di Reana del Rojale. L’appello a Serracchiani e al governo nazionale

REANA DEL ROJALE – «La Regione non fa abbastanza per i lavoratori Mercatone Uno». A sostenerlo è Cristian Sergo, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che dopo l'interrogazione di febbraio, continua a mantenere alta l’attenzione sulla vertenza Mercatone Uno.
«Il 15 giugno – chiarisce – sarà sospesa l’attività in 35 dei 79 negozi del gruppo Mercatone Uno, che si trova in amministrazione straordinaria dal 7 aprile scorso. Per tutti i lavoratori sarà adottata la cassa integrazione straordinaria. Anche in questa crisi occupazionale si rischia di giungere ai titoli di coda nel silenzio più assoluto da parte della giunta Serracchiani e del Governo nazionale».
Una vertenza che in Friuli coinvolge 114 persone.

«Basta promesse, servono i fatti»
«È ora di smetterla con le promesse e con i tavoli che non servono a niente – continua Sergo –. L’esecutivo regionale deve fare qualcosa di concreto per evitare che decine di lavoratori finiscano in strada. Prima degli scioperi che hanno portato al commissariamento a Reana e in altri 34 punti, era stata annunciata una svendita. I criteri utilizzati per scegliere proprio questi punti vendita e non altri sono ancora misteriosi e il commissariamento non ha certo fatto chiarezza. Oggi si annuncia la chiusura ‘temporanea’ sempre di 35 negozi (gli stessi?) e non vi è nemmeno la certezza che 15 punti vendita possano riaprire a settembre, così come ha ipotizzato l’azienda imolese dopo l’incontro che si è tenuto alcuni giorni fa al ministero dello Sviluppo Economico, tra i commissari straordinari e le organizzazioni sindacali».

Troppa incertezza sul futuro
«Ad alimentare ulteriormente questo clima di incertezza – sottolinea il portavoce M5S – ci sono le decisioni schizofreniche prese dai commissari negli ultimi giorni. Il 28 maggio ai dipendenti di ben 16 punti vendita sono arrivate delle raccomandate, datate il giorno prima, firmate dai commissari con l’avviso di sospensione dal lavoro a partire dal primo giugno con messa in cassa integrazione a zero ore. Nel pomeriggio dello stesso giorno, però, agli stessi lavoratori è giunta una nuova comunicazione, firmata ancora dai tre commissari, con la quale si revocava la sospensione dal lavoro e si annunciava la continuazione del lavoro a orario ridotto e la compensazione delle ore rimanenti con la cassa integrazione decisa la settimana precedente».
Ma non è finita qui. Il giorno successivo, il 29 maggio, ecco un’altra comunicazione dell’azienda. «Il 29 è arrivata la notizia che 35 negozi saranno chiusi, temporaneamente, dal 15 giugno per poi riaprire nell’ultimo quadrimestre dell’anno solo in 15 di questi. Reana del Rojale sarà uno di questi? Un teatrino dell’incertezza – conclude Sergo – che i lavoratori del gruppo Mercatone Uno di certo non si meritavano».