23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Accontentati i Comitati cittadini

Entro la fine dell'anno niente più treni merci in città

La promessa è della Regione, con Rfi che ha confermato uno stanziamento di 50 milioni di euro per concludere i lavori di realizzazione del nodo di Udine

UDINE – Entro la fine dell’anno non ci sarà più alcun transito di treni merci a ridosso dell’abitato di Udine, ma l’intero traffico sarà spostato sulla linea esterna di ‘cintura’. A darne comunicazione è la Regione, informando che sono stati confermati i fondi (50 milioni di euro) per la prosecuzione degli interventi per la realizzazione del nodo di Udine. Fondi garantiti dal contratto di Programma 2012-2016/parte investimenti di Rete ferroviaria italiana (Rfi). In questo modo saranno accolte le richieste dei comitati cittadini.

Con i primi lavori già spostato il 60% dei merci
L'intervento di riassetto funzionale del nodo ferroviario di Udine rappresenta la seconda fase che segue l'attivazione del nuovo collegamento tra Udine Parco e PM Vat, consentendo un notevole abbattimento degli impatti, tra i quali quello acustico e delle vibrazioni causate dai treni merci. Il primo intervento, conclusosi lo scorso aprile, in anticipo rispetto al previsto, ha impiegato i 10 milioni di euro stanziati per questa opera dal ‘decreto del Fare’ (altri 20 milioni dello stesso decreto erano stati destinati per la velocizzazione della linea Venezia-Trieste in Friuli Venezia Giulia), e ha consentito di spostare oltre il 60% del traffico merci della relazione Venezia/Udine-Tarvisio sulla linea esterna di ‘cintura’.

La previsione di Santoro
«Con il cambio orario dello prossimo dicembre - ha osservato l'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro - potremo puntare a spostare il 100% dei treni merci sulla linea esterna e finalmente abbiamo la certezza che i lavori continueranno portando evidenti benefici alla città, anche in relazione ai problemi generati dai treni passeggeri sulla linea ‘interna’ e al sistema produttivo con la nuova stazione merci a Cargnacco, sulla direttrice Udine-Cervignano, che gestirà tutto il traffico merci attualmente attestato a Udine Parco e fungerà da supporto per la gestione degli scambi con gli impianti industriali di Abs e Ziu/Zau».
Il nuovo intervento, del costo complessivo di 50 milioni di euro, riguarderà il nuovo Prg ferroviario di Udine Centrale con la centralizzazione del collegamento tra Udine e Udine Parco (realizzando un sistema a 3 binari tra Udine Centrale e Udine Parco), il nuovo sistema di gestione della circolazione nel nodo ferroviario di Udine; la realizzazione di un posto di comunicazione all'altezza dell'ex bivio Cividale per garantire maggiore flessibilità d'esercizio.

Un nuovo hub allo scalo di Cargnacco
Successivamente, a valle del perfezionamento dell'iter progettuale e dello studio delle fasi realizzative, sarà realizzata un nuovo hub/scalo merci in corrispondenza dell'attuale bivio Cargnacco e sarà attivata la bretella di collegamento tra la linea proveniente da Cervignano e quella proveniente da Gorizia. «In pochi anni - ha sottolineato la presidente Debora Serracchiani - abbiamo ottenuto dal Governo nazionale e da Rfi 60 milioni di euro che stanno consentendo un'importante intervento infrastrutturale nella nostra regione in uno dei punti considerati veri e propri 'colli di bottiglia', a dimostrazione di come il lavoro congiunto con il Governo, Rete ferroviaria italiana e Trenitalia porta evidenti risultati al territorio regionale. Abbiamo fatto un altro passo in avanti, adesso possono partire i cantieri», ha concluso.