19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Il 2 novembre negli spazi del Teatro

Ricordando Pasolini: al Giovanni da Udine immagini, conversazioni e rappresentazioni dedicate al poeta

Gli appuntamenti saranno uniti fra loro da un unico comune denominatore: il film “Il Vangelo secondo Matteo”, uno dei capolavori dell’intellettuale di Casarsa, realizzato nel 1964

UDINE – Un omaggio al Pasolini regista ma anche all’artista che si proclamò ateo eppure riconobbe in Cristo una delle figure più carismatiche e rivoluzionarie della storia: a «questo» Pasolini il Teatro Nuovo Giovanni da Udine dedica un percorso fatto di immagini, conversazioni e rappresentazioni sceniche unite fra loro da un unico comune denominatore: il film «Il Vangelo secondo Matteo», uno dei capolavori del Poeta di Casarsa, realizzato nel 1964.

Alle 17 un dialogo sul complesso lascito artistico di Pasolini
La data è quella emblematica del 2 novembre che rintocca i 40 anni precisi trascorsi alla tragica scomparsa di Pasolini; gli spazi, quelli fuori e dentro la scena del Giovanni da Udine, prestati al senso di un racconto fatto di immagini, parole, gesti. Si inizia alle 17 in foyer, dove il pubblico sarà coinvolto nell’appuntamento Da Mater(i)a al Cielo. Intorno al Vangelo Secondo Matteo di Pasolini un dialogo sul complesso lascito artistico di Pasolini teso tra materialismo e spiritualità, con Angela Felice (Direttore del Centro Studi Pasolini di Casarsa) Francesco De Santis (attore e regista della compagnia Teatri 35) e Marta Ragozzino (Direttore del Polo Museale Regionale della Basilicata).

Una mostra dedicata all’artista Pasolini
Alle 18 invece inaugurerà in Sala Fantoni la mostra «Il Vangelo secondo Matteo» di Pasolini da Matera a Udine: un montaggio di fotografie, spezzoni cinematografici, materiali audiovisivi, oggetti, documenti, testimonianze e costumi di scena che ripercorrono la genesi del film e il suo impatto sulla storia di Matera, città simbolo in cui il regista ricreò Gerusalemme e che per prima ha accolto, in forma più ampia e composita, la mostra che si ammira a Udine. La mostra, visitabile fino al 5 dicembre con ingresso libero, è a cura di Marta Ragozzino, Direttore Polo Museale Regionale della Basilicata, che ha ideato il percorso espositivo per il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ed è stata realizzata con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con il Patrocinio del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. «Il Vangelo secondo Matteo» di Pasolini da Matera a Udine fa parte del calendario delle manifestazioni Il Friuli Venezia Giulia per Pasolini promosse dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del calendario delle manifestazioni nazionali Pasolini 1975-2015 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Visite a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli per gli spettatori provvisti di biglietto o su prenotazione (iscrizioni@teatroudine.it).

Il percorso pasolinano giungerà a compimento sul palcoscenico
Al Giovanni da Udine, sempre il 2 novembre alle 18.45 (con replica alle 20.45, entrambe con ingresso libero), andrà in scena «Per una Rosa», particolare forma di messa in scena che riprende l’insolita tecnica dei tableaux vivants al centro de «La Ricotta» e che tanta influenza ebbero anche nelle riprese del «Vangelo». Per il susseguirsi dei quadri viventi realizzati dai tre interpreti - in perfetta sincronia con le musiche scelte da Pasolini per i film, da Bach a Mozart,  affiancati a struggenti canzoni popolari - sono utilizzate poche stoffe, che con abilità vengono drappeggiate quali costumi  davanti agli occhi degli spettatori. I corpi dei tre interpreti, concentrati in una tensione muscolare viva e pulsante, evidenziano con un «fermo immagine» i particolari delle tele, restituendoli carichi di significato ed emozioni agli spettatori.  Antonella Parrella, Gaetano Coccia e Francesco Ottavio De Santis riuniti nella compagnia Teatri 35, con questa intensa e concentrata messa in scena il cui allestimento è stato loro proposto dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine, rendono omaggio al testo «Poesia in forma di Rosa», opera manifesto della produzione artistica di Pasolini degli anni Sessanta, che ha fortemente influenzato la loro poetica e la loro ricerca sul sacro.

Sempre sul palco sarà allestito anche il percorso fotografico
«1963: Pier Paolo Pasolini ad Assisi - una testimonianza fotografica di Elio Ciol» per concessione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia: otto scatti del grande fotografo di Casarsa che nel  1963 ha la possibilità di vivere accanto a Pasolini, suo amico d’infanzia, alcuni giorni ad Assisi, dedicati alla preparazione drammaturgica del film girato l’anno successivo. Giornate di intensissimi incontri intellettuali e spirituali, che tanta influenza avranno nella biografia e nell’opera del poeta e che il maestro Ciol immortala con la sua irraggiungibile maestria nel cogliere attimi e luci.