20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Mattini polemizza con la Regione

Ciclovia Alpe Adria, completata la segnaletica

Posizionati dalla Provincia di Udine 220 cartelli da Buja a Terzo D’Aquileia. 15 mila euro l’investimento effettuato, 14 i comuni interessati coinvolti

BUJA - La Provincia di Udine ha completato la segnaletica lungo il tracciato della Ciclovia Alpe Adria Radweg (Caar Fvg 1) posizionando 220 cartelli segnaletici. L’intervento si è concentrato in 14 comuni, da Buja a Terzo D’Aquileia, territorio intermedio dove la ciclovia non corre su sedime proprio (come nei tratti a nord o a sud) ma su sede promiscua utilizzando strade sterrate, viabilità secondaria a basso traffico, situazione che richiede una puntuale segnalazione al fine di consentire ai cicloturisti di raggiungere agevolmente la meta.
A cura del Servizio Turismo dell’ente, l’iniziativa è stata realizzata in stretta sinergia con i Comuni: gli amministratori locali, infatti, sono stati coinvolti già la scorsa primavera e con loro sono stati individuati i punti dove collocare i pannelli direzionali. Non solo. In alcune circostanze, sempre secondo le indicazioni degli amministratori, sono state effettuate anche lievi variazioni al tracciato originario della Fvg 1 per consentire una migliore fruizione dei vari collegamenti. Le modifiche sono state comunicate tempestivamente alla Regione Fvg affinché provveda ad aggiornare il materiale informativo e promozionale a cura di Turismo Fvg.

Diverse le tipologie e le dimensioni dei pannelli collocati per fornire indicazioni ai tanti appassionati delle due ruote (in particolare austriaci e tedeschi) in transito nei vari tronchi della ciclovia Alpe Adria. La maggior parte dei cartelli installati (76) indica la direzione da seguire sulla Fvg 1, verso Grado o Tarvisio; altri comunicano anche la distanza verso la località di prestigio più vicina (es. Udine, Aquileia, Tarvisio, Palmanova); ve ne sono alcuni che, in versione trilingue italiano, friulano, inglese, richiamano sia la paternità del progetto in capo alla Provincia di Udine, sia la collaborazione dei Comuni.  «Con quest’operazione, sostenuta con fondi propri – commenta il vicepresidente della Provincia di Udine con delega al turismo Franco Mattiussi – arricchiamo ulteriormente il prodotto di punta per il turismo slow della nostra regione: la Ciclovia Alpe Adria. Le segnalazioni agevoleranno sicuramente i tanti cicloturisti che transitano nei vari punti di questa prestigiosa ciclabile. Infrastruttura che la Provincia di Udine ha lanciato per prima e con grande convinzione e sulla quale ha costruito un vero e proprio prodotto turistico coinvolgendo i servizi ricettivi e di ristorazione del territorio raccolti nel club di prodotto Terra dei Patriarchi. La Provincia di Udine ha intuito con largo anticipo che la vocazione turistica del territorio era una modalità di scoperta lenta, - conclude Mattiussi – segmento che la Regione ha scoperto in ritardo e che dovrebbe sostenere maggiormente».

L’iniziativa provinciale ha voluto anche offrire ai Comuni l’opportunità di presentare ai turisti il proprio territorio dal punto di vista  storico-artistico, posizionando 5 cartelli di grandi dimensioni che riportano su ortofoto il tracciato della Fvg 1 della zona, completato da immagini fotografiche e informazioni culturali più rilevanti, in lingua italiana, tedesca e inglese. Sono stati posizionati a Tavagnacco, a Buja, a Osoppo, a Trivignano Udinese in località Merlana e a Cervignano del Friuli, ben visibile dalla nuova rotonda. A testimoniare la stretta collaborazione con i Comuni del territorio, a Buja è stata accolta la proposta degli amministratori di posizionare un cartello, vicino alla chiesa di Santa Maria ad Nives, per indicare ai cicloturisti la possibilità di raggiungere Udine proseguendo sull’Alpe Adria Fvg 1 o, se dotati di mountain bike, sull’Ippovia In@natura, che si incrocia nei paraggi entro poche decine di metri.